(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini)- Proprio vero, ormai non è più tempo di miti. Pensate, c'era una volta un giovane cecoslovacco che — stregato dai trionfi dello zio Cestmir Vycpalek — divenne tifoso della Juve. Ebbene, se è vero che l'unica cosa che nella vita non si cambia è la squadra del cuore, Zeman è diventato un'eccezione anche sotto questo punto di vista. Non a caso oggi torna a Torino riaccendendo i fuochi di una polemica infinita.
rassegna stampa
Il boemo replica «Le condanne? I bianconeri accusino altri»
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) – Proprio vero, ormai non è più tempo di miti.
Niente pentimenti«Sulla Juve ridirei tutto — dice il boemo —. Non ci sono motivi per vergognarmi. Se ci sono stati tanti condannati non è colpa mia. Se vogliono prendersela con qualcuno sanno con chi farlo. I danni ai bianconeri non li ho compiuti io, ma altri». Giudizi pungenti, poi, sul forfeit di Carrera in conferenza («Questione di stile») e sul primo Juve-Roma senza Del Piero in bianconero («Mancherà alla Juve, non certo a me»).
Inutile dire, perciò, che i complimenti passano in secondo piano. «La Juve è ora la migliore squadra del campionato. Conte ha saputo dare una mentalità e una impostazione di gioco. Mi piace come tecnico e mi piaceva come giocatore. Lo stavo acquistando al Foggia. Non sono sorpreso dai buoni rapporti attuali tra i due club. Per migliorare il calcio i rapporti dovrebbero sempre esserlo». La sua Roma non ha complessi d'inferiorità. «L'ambiente? Lo stadio non gioca e l'arbitro può sbagliare come Stekelenburg. I bianconeri hanno due gambe, due braccia e una testa come noi. Vogliamo metterli in difficoltà». [...]
Totti & Baldini Ma le cose strane non finiscono qui. Zeman infatti dice come abbia visto meglio la Roma «contro Bologna e Sampdoria che contro l'Inter». E quindi replica a Baldini che su Totti aveva detto: «Non ha le caratteristiche della punta tipica del tridente di Zeman... lo sta valorizzando anche a costo di rivedere il proprio credo». Ma il boemo non ci sta: «Strano che abbia detto così. Francesco ha giocato due anni con me e ha fatto tanti gol arrivando pure in Nazionale. L'ho inventato io in quel ruolo». E anche sull'affermazione del d.g. («alla Roma la vittoria non manca») Zeman ribatte: «Anche qui si vuole vincere, tutti ci prepariamo per questo». [...]
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