rassegna stampa

Ibra e Roma, i retroscena. E lui intanto uccide un alce da 500 kg

Stando alle statistiche, il capolinea di Ibra a Parigi è vicino: ecco perché una partenza è uno scenario possibile.

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Ibra alla Roma? L'indizio più suggestivo sta nel curriculum dello svedese: Zlatan non è mai rimasto nella stessa squadra per più di tre anni. Malmoe, Ajax, Juve, Inter, Barcellona, Milan e ora Psg, dove la terza stagione è proprio quella in corso. Stando alle statistiche, il capolinea di Ibra a Parigi è vicino: ecco perché una partenza è uno scenario possibile. E la Serie A, altro indizio da non sottovalutare, è un posto dove lo svedese si sente come a casa (segnando e vincendo scudetti ovunque abbia giocato). Ecco perché la suggestione lanciata in Svezia su un possibile arrivo dell'attaccante del Psg nella Capitale diventa ancora più affascinante.

CONDIZIONI— A Parigi, Ibra ha vinto due campionati, due Supercoppe e una Coppa di Lega, ma i rapporti con l'allenatore Blanc non sono buoni e il classico mal di pancia comincia a diventare più forte.

A Roma, dove lotterebbe per scudetto e Champions, troverebbe le porte spalancate da Garcia, che potrebbe finalmente puntare su un vero e proprio numero nove in grado di garantire prestazioni e gol. Il re Totti non abdica, ma un erede con il profilo di Zlatan sarebbe l'ideale per l'eventuale passaggio di consegne. L'ostacolo più grande si chiama ingaggio: lo svedese attualmente guadagna 12 milioni di euro più bonus, ma c'è chi dice che per chiudere in bellezza a Roma (Ibra ha 33 anni) potrebbe ridursi lo stipendio, scendendo fino a 6 milioni.

L'ALCE E LA POLEMICA— Intanto, la sua ultima "prodezza" con il fucile in spalla è finita nel mirino degli animalisti svedesi. Appassionatissimo di caccia, Ibra durante le feste di Natale ha ucciso un alce da 500 chili, scatenando le proteste nel suo Paese. Secondo quanto raccontato dal quotidiano svedese Expressen, Ibra avrebbe ucciso l'alce "al primo colpo": la vicenda è finita sulle prime pagine dei giornali e gli animalisti hanno scatenato un mare di polemiche sui social. L'attaccante del Psg non è nuovo a situazioni del genere: già un anno fa aveva provocato i malumori degli animalisti svedesi a causa di uno spot su un'auto, in cui veniva ripreso mentre si preparava prima di andare a una battuta di caccia.