La prende con filosofia. E non potrebbe essere altrimenti, per Federico Balzaretti. Lui che ha avviato un progetto – il «42footballphilosophy» – destinato a bambini e bambine di tutto il mondo. Lui che darebbe il mondo intero per tornare subito in campo, da calciatore vero. Sette mesi sono una vita, sono quelli trascorsi dall’ultima partita ufficiale. S’è perso la Roma dei record. In mezzo ha infilato un’operazione discussa e discutibile all’ernia inguinale, a Boston, una pubalgia come compagna di viaggio e una serie infinita di trattamenti, fisioterapia, momenti up e momento down. Ecco, una novità c’è: Balzaretti ora vede la luce.
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Da Ibiza agli Usa. Tunnel Balzaretti. Si vede la luce
Dopo sette mesi dall'ultima partita ufficiale la situazione sembra migliorare.
IL PROGRAMMA È un puntino piccolo, però c’è. E capite bene – in un panorama nel quale c’è chi paventava la risoluzione del contratto, in cui non passa giorno senza che alla Roma non venga accostato il nome di un terzino sinistro – che il passaggio non è da poco. Balzaretti ha superato la fase 1, ecco il punto. Fase lunghissima, chiusa la scorsa settimana, dopo una serie eterna di trattamenti, sedute di fisioterapia, consulti, prove e provini. A casa e a Trigoria, solo fino a qualche giorno fa, Balzaretti ha testato il suo stato di forma. E ha avuto risposte soddisfacenti. Risposte che per il momento, però, non possono che essere parziali. Perché la fase 2, quella attuale, è una scatola vuota: riposo, solo riposo, questo ha prescritto lo staff medico della Roma al difensore. La prossima tappa è in agenda 7-10 giorni prima del raduno a Trigoria: lì si farà il punto e si stilerà il programma di lavoro. Che è un programma di massima e che dovrà essere aggiornato passo dopo passo. Di sicuro Balzaretti andrà negli Stati Uniti con i compagni e lì comincerà un lavoro in campo, per un rientro che sarà graduale. La pubalgia è materia poco decifrabile: la speranza, o l’obiettivo, è che il dolore non ricompaia.
A IBIZA E poi sì che la strada sarà in discesa. Per ora è attesa, paziente attesa. Ma non solo. Perché Balzaretti ha deciso di ingannarla mettendo su un progetto per giovani atleti da 6 ai 12 anni, una sorta di campus estivo nel quale il difensore di persona spiegherà ai più piccoli il suo modo di vivere lo sport, la «42 footballphilosophy» appunto. Un progetto itinerante: ogni anno cambierà location. Nel 2014, dal 30 giugno al 4 luglio, si terrà a Ibiza. Poi Balzaretti andrà a Trigoria. E poi gli Usa. E poi il campionato, al via il 31 agosto: quel giorno saranno passate giuste 42 settimane dall’ultima presenza. Filosofia e speranza si fondono.
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