rassegna stampa

Hleb, Cole e quel sogno legato a Totti

«Il capitano della Roma è una leggenda, mi sarebbe piaciuto affrontarlo in Serie A ma anni fa preferii lo Stoccarda all’Inter ed è stato un errore tremendo» ha dichiarato il calciatore del Bate Borisov

Redazione

Aleksandr Hleb, uno dei più famosi calciatori bielorussi che domani cercherà di centrare la storia (gli ottavi di Champions) con il suo Bate Borisov. Hleb in passato ha girato l’Europa e vuole continuare a farlo anche in futuro, accontentandosi pure di un posto in Europa League, pur di continuare a varcare i confini della Bielorussia.

All’andata, ricorda Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport", fu chiaro nell’ammettere che «la Roma ha giocato sottovalutandoci», domani guiderà i compagni con la sua esperienza. Hleb chiederà magari la maglia all’amico Keita, non a Totti, costretto ancora una volta a guardare dalla tribuna: «Lui è una leggenda, mi sarebbe piaciuto affrontarlo in Serie A ma anni fa preferii lo Stoccarda all’Inter ed è stato un errore tremendo».

Non è stato un errore, invece, tornare al Bate. «Se ho fatto questa scelta — ha detto — è per giocare partite come questa». Di partite così ne ha giocate tante in carriera anche Cole, che Hleb ha incontrato all’Arsenal nel 2005-06. Insieme hanno condiviso una delle serate più tristi per la storia di un calciatore e cioè una sconfitta in una finale di Champions: erano a Parigi, il 17 maggio 2006, nell’Arsenal Cole giocava a sinistra in difesa, Hleb era il trequartista di destra alle spalle di Henry, vinse il Barcellona 2-1 con i gol di Eto’o e Belletti.