rassegna stampa

Higuain-Dzeko, chi non li ferma è quasi perduto

Il Pipita è un opportunista, il bosniaco segna molto grazie ai cross da destra. Il collettivismo giallorosso contro il «risultatismo» bianconero

Redazione

Ventuno gol in due, dodici Dzeko e nove Higuain. Un bel pezzo di Juve-Roma è racchiusa qui, scrive Sebastiano Vernazza su "La Gazzetta dello Sport". Quattro dei nove gol di Higuain in campionato possono definirsi «rapinosi», frutto del senso del Pipita per la rete. Sei delle dodici reti di Dzeko in campionato sono arrivate con assist dalla fascia destra, per lo più cross, alti o bassi che siano stati: due di Salah e uno a testa per Nainggolan, Bruno Peres, Florenzi e Perotti. Quattro per vie centrali: due fantastici palloni profondi di Totti, un filtrante di Salah e uno di Florenzi. Uno con assist da sinistra, di Perotti. Al conto va aggiunto un rigore. La mappatura degli Edin-gol suggerisce di fare molta attenzione alla fascia destra della Roma, la sinistra di chi difende.

A dispetto della statura, un metro e 92, Dzeko ha segnato finora una sola rete di testa, a Napoli. Sui rifornimenti preferisce arrivare di piede, in prevalenza col destro (7 gol), sebbene col sinistro non sia male (4). Edin fa valere la fisicità, difficile spostarlo o contenerlo una volta che abbia preso posizione. La ricostruzione dei gol di Higuain e Dzeko sembra coerente coi profili delle due squadre. La Juve privilegia la fase difensiva e appena può fa valere virtù e forza dei suoi solisti. La Roma è squadra orchestrale, mostra ampiezza di vedute, appare più sognatrice e in certi giorni per contrappasso si scopre vulnerabile. Particolare significativo il fatto che Dzeko, oltre ai 12 gol, abbia servito due assist e che Higuain, alla stessa voce, risulti fermo a zero. Il collettivismo giallorosso contro il «risultatismo» bianconero.