rassegna stampa

Guerra scoppiata nel '98 con i muscoli bianconeri

(La Gazzetta dello Sport- A.Catapano) – Quattordici anni dopo, siamo tutti più vecchi e, forse, pure un po’ stufi. Sarà per questo che la polemica a distanza con la Juventus oggi risulta ridondante.

Redazione

(La Gazzetta dello Sport- A.Catapano) - Quattordici anni dopo, siamo tutti più vecchi e, forse, pure un po' stufi. Sarà per questo che la polemica a distanza con la Juventus oggi risulta ridondante.

Anche a Zeman, probabilmente. «Mi fate sempre la stessa domanda...». Stavolta, è sul numero degli scudetti: 28 o 30? «Per me quelli che le sono stati assegnati sono pure troppi».

La considerazione solletica gli umori dei romanisti. Ma stavolta lì si ferma, anche perché l'argomento è trito e ritrito. Farmaci, muscoli, politica Quattordici anni fa, invece, le dichiarazioni del boemo sulle farmacie nel calcio ebbero ben altra eco. La questione era inedita e scottante. E mai prima di allora un uomo dentro il Sistema aveva osato tanto. Scatenarono un terremoto mediatico, polemiche che sarebbero continuate per anni, soprattutto provocarono l'intervento della magistratura, audizioni e indagini che sarebbero sfociati in un processo penale fino alla Cassazione che nel 2007 ha assolto per prescrizione, pur ritenendo provato l'abuso nella somministrazione di farmaci ai calciatori della Juventus, cioè esattamente quanto aveva denunciato Zeman dal ritiro di Predazzo e in un'intervista all'Espresso del 7 agosto 1998.

Nella quale, ad onor del vero, il piatto forte erano state le perplessità dell'allenatore romanista sui muscoli di Vialli e Del Piero. «Pensavo che certi risultati si ottenessero solo con il culturismo — disse Zeman —. Il calcio è altro, almeno il mio...». Frasi che provocarono uno scontro politico senza precedenti. Il primo Roma-Juventus, qualche mese dopo, fu un delirio, in campo e nello spogliatoio: nell'intervallo Ferrara e Conte tentarono di mettere le mani addosso a Zeman, i giallorossi si imposero 2-0. [...]