È il solito gioco del bicchiere. Quello che Mattia Destro continua a riempire è, come al solito, interpretabile in modi speculari. Una certezza di fondo però può accompagnare la sua parabola giallorossa, cominciata nell’estate 2012: complice l’infortunio al ginocchio (con strascichi) di cui è rimasto vittima, da quello che al momento era l’attaccante giovane italiano più di prospettiva (16 milioni circa il suo costo) la Roma si aspettava forse un pochino di più. Eppure i numeri raccontano una realtà completamente diversa, visto che la percentuale di gol per i minuti giocati lo hanno posto quasi sempre al vertice del nostro campionato.
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Grinta, gol e videotape. La Roma lucida Destro
Eppure i numeri raccontano una realtà completamente diversa, visto che la percentuale di gol per i minuti giocati lo hanno posto quasi sempre al vertice del nostro campionato.
CRISETTA? Per questo tra due giorni, contro il Cesena, sicuramente Rudi Garcia sceglierà di nuovo lui per guidare l’attacco di una Roma che contro la Sampdoria per la prima volta non è andata in rete, portando così avanti una ministriscia «negativa» di 5 punti in 5 partite (City, Juventus, Chievo, Bayern, Samp) che l’allenatore francese finora non ha mai vissuto.
TALISMANO OLIMPICO Il motivo del suo rientro è lampante: in tutte le partite in cui Destro ha giocato all’Olimpico, ha sempre fatto gol. Se con la Fiorentina è rimasto fuori, Cagliari, Verona e Chievo sono rimaste tutte vittima della sua vena (3 gol in totale), anche se questa situazione denuncia un chiaro limite: nessuna delle gare in cui è stato impiegato da titolare (Empoli compresa) può definirsi un big match, visto che finora non ha mai messo piede in campo in nessuna partita di Champions League e con la Juve è solo entrato nel finale, così come contro la Samp. Il fatto è che forse, per una Roma che alla fine dei giochi ha battuto anche 14 calci d’angolo, un attaccante con le caratteristiche di Destro avrebbe fatto comodo prima, anche perché capitan Totti non stava certo vivendo una delle sue giornate migliori. Ma la fiammata di inizio ripresa ha illuso Garcia che il vento stava cambiando e così Mattia è rimasto ancora ai margini.
CHIACCHIERATA L’impressione è che per ora il vento non cambi: Cesena per Destro e Napoli per Totti – che ieri sera è andato con la famiglia a vedere uno spettacolo de «Le Cirque du soleil» – aspettando poi di vedere le condizioni di forma di entrambi per decidere a chi toccherà contro il Bayern. In ogni caso, le poche parole che Garcia ha rivolto ieri alla squadra non erano di insoddisfazione.Infortuni e fatica stanno condizionando un po’ il rendimento recente, ma l’allenatore francese è convinto che la situazione cambierà.
AZZURRO SBIADITO Il cruccio di Destro, però, si allarga anche alla Nazionale visto che il c.t. Conte – che pure lo voleva alla Juve – finora gli sta preferendo Zaza, Immobile, Pellè e anche Giovinco.
DAVANTI AL VIDEO Questione di un carattere ancora in via di totale formazione, dicono a Trigoria. sarà per questo che, già dalla scorsa stagione, lo stesso Garcia ha invitato Mattia a vedere dei video di gente come Higuain e Suarez. Non per studiarne i movimenti, ma per apprenderne quella grinta, quella voglia di spaccare il mondo che l’attaccante della Roma ancora deve dimostrare. L’impressione, infatti, è che per il marchigiano questa sia una stagione decisiva. Per questo ogni occasione potrebbe essere quella giusta per lievitare. Un Destro, in fondo, riesce a fare sempre male.
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