rassegna stampa

Giannini in Libano l’ultimo emigrante “Lì conquisterò”

(Gazzetta dello Sport – G.Calvi) Il Principe ricomincia dal Libano. Giuseppe Giannini, 49 anni ad agosto, è il c.t. della nazionale libanese.

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(Gazzetta dello Sport - G.Calvi)Il Principe ricomincia dal Libano. Giuseppe Giannini, 49 anni ad agosto, è il c.t. della nazionale libanese. Appena firmato il contratto, biennale (ingaggio complessivo, al netto, di circa 500 mila euro), ha già organizzato uno stage per visionare, da venerdì, 25 calciatori di interesse. «Sono felice, il presidente della Federazione, Haydar Hashem, mi ha trasmesso grande entusiasmo – dice Giannini al telefono dall’Hotel Lancaster di Beirut -. Mi ha chiesto di lavorare in prospettiva, di far crescere il movimento calcistico. Già penso alle partite di qualificazione per la coppa d’Asia 2015. Il primo impegno sarà il 15 ottobre contro il Kuwait».

Quando è sbocciata l’idea di allenare in Libano?

«Due mesi fa, tramite Ibraim, un manager libanese che lavora in Italia, ho avuto il primo contatto a Beirut. Da allora, mi sono documentato, seguendo il calcio libanese attraverso internet. Ma ero rimasto intrigato ancor prima: commentando per Al Jazeera la partita Qatar-Libano, fui sorpreso dalla presenza a Doha di tremila tifosi libanesi»

Ha visitato gli stadi e seguito incontri di qualche squadra?

«In occasione del primo incontro in Federazione, a maggio, ho visto il “Medina”, lo stadio di Beirut che ospita gli incontri della nazionale, e ho assistito a una partita amichevole tra le rappresentative under 17 e under 19. Avrò la facoltà di sospendere il campionato, quando lo riterrò opportuno per convocare i nazionali e lavorare in ritiro».

Quale è il livello della nazionale del Libano?

«Potrebbe lottare per la salvezza nella nostra Serie A. Qui giocano col 4-3-3 e col 4-2-3-1. Manterrò questa base e diffonderò la cultura del lavoro, tipica degli allenatori italiani. Io e i collaboratori Tebi, Ducci e Cervone studieremo l’inglese e in campo ci avvarremo di un interprete».

Giannini, va in fuga dal calcio italiano perché è deluso?

«Non voglio fare polemica. Certo, sin qui avevo ricevuto una proposta dal Lecce e un contatto con un club di B. Tornerò arricchito».

Lo sa che la stampa libanese, valutando i suoi risultati da allenatore, non la considera all’altezza del ruolo di c.t.?

«Proverò a conquistare anche i giornalisti. Da venerdì trasmetterò le mie idee, non abbiamo tempo da perdere».

Magari avvertirà anche il calore umano dei militari italiani impegnati in Libano.

«Un mese e mezzo fa, andai nel centro che ospita tanti connazionali, al confine con Israele. E fu festa grande, anche per la presenza di tanti tifosi romanisti».