rassegna stampa

Gervinho saluta. E la Roma resta con due problemi

A sostituirlo, sulla carta, toccherebbe a Iturbe, ma l’ex del Verona è in chiaro ritardo nel suo inserimento.

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Sarà che il solstizio d’inverno, a volte, non riesce proprio a mettere addosso allegria. D’altronde è il giorno più corto dell’anno, quello in cui la luce evapora più in fretta e i cattivi pensieri hanno spazio per farsi largo. Ecco, ieri la Roma giallorossa è parsa incagliata proprio in un sentimento del genere. Una malinconia autunnale a trazione anteriore, visto che la squadra di Garcia sembra aver perso smalto proprio in attacco e per questo rimbalzano anche nomi nuovi che vengono studiati per l’immediato oppure per l’estate: ovvero Perotti (Genoa), Bergessio (Sampdoria) e addirittura Podolski (Arsenal).

CIAO GERVINHO La preoccupazione giallorossa, in fondo, è legata proprio al giocatore considerato più efficace dall’allenatore: Gervinho. «È l’unico dei miei attaccanti che salta l’uomo», ha detto Garcia sabato. Ebbene, se la diplomazia del club fallisse (la speranza è averlo il 6 gennaio contro l’Udinese), l’ivoriano partirà (con Keita) già ai primi dell’anno per la Coppa d’Africa, restandovi forse fino a febbraio. Vero che l’attaccante un anno fa era più efficace (in questo inizio di stagione, ad esempio, non ha mai segnato in trasferta), ma c’è da dire che la sua utilità nel creare scompiglio nelle difese avversarie resta innegabile.

RITARDO ITURBEA sostituirlo, sulla carta, toccherebbe a Iturbe, ma l’ex del Verona è in chiaro ritardo nel suo inserimento. È possibile che il ragazzo sia rimasto schiacciato dal fatto di essere stato l’acquisto più costoso del mercato italiano (oltre 28 milioni), ma il suo impiego è sempre più limitato, soprattutto dopo la crescita di Ljajic. Da gennaio in poi sarà chiamato a dimostrare tanto, ma dei dubbi sulle sue capacità tattiche stiano prendendo piede. Certo, l’età è dalla sua parte, però occorrono rapidi progressi, magari sotto l’ala di capitan Totti, che ieri ha regalato un messaggio di auguri ai tifosi giallorossi.

CASO DESTRODa Trigoria, comunque, il più scontento viene raccontato essere Destro. Pur essendo stato il più prolifico dell’anno solare (14 i gol), l’attaccante ha un’utilizzazione chiaramente da comprimario e spesso filtra la sua insoddisfazione per un sistema di gioco che a suo dire non lo valorizza. Al momento, la sua cessione sembra sicura: si tratta di capire se si consumerà subito (difficile) oppure in estate, con la premessa che la Roma non lo lascerebbe di sicuro partire per meno di 20 milioni.

PEROTTI & CO.Detto che per l’estate piace Jackson Martinez, se ci fosse una improvvisa accelerazione sul fronte Destro, radio mercato registra sondaggi per Podolski (Arsenal), appetito però anche da tanta nobiltà europea. Da Genova, poi, si dice che il d.s. Sabatini si sia mosso per Perotti (Genoa), che Preziosi dopo averlo pagaro 350 mila euro lascerebbe partire per 8-10 milioni, ma sembra dura che l’affare possa consumarsi subito, anche perché l’argentino ha ancora 3 turni di squalifica che gli farebbero saltare quasi tutto il periodo senza Gervinho. Ma le grandi manovre non sono finite. Se Borriello a gennaio si accasasse altrove (in Italia ha il problema ingaggio, che negli Usa gli pagherebbero), per rimpiazzarlo piacerebbe Bergessio, anche lui un po’ ai margini nella Samp. Insomma, la Roma rimescola le carte. L’inverno della speranza non è ancora finito .