rassegna stampa

Gervinho ritarda, ma per un lutto. Sbarca oggi con Doumbia

Dopo la Coppa d'Africa e i conseguenti festeggiamenti finalmente Gervinho e Doumbia oggi arriveranno nella Capitale

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«A nome della mia famiglia, voglio dire grazie per i tanti messaggi di sostegno. È il momento per me di tornare nel mio club». Il tweet di Gervinho arriva nel primo pomeriggio di ieri e mette fine ad un giallo iniziato qualche ora prima, quando l’arrivo dell’ivoriano a Roma (atteso per le ore 12) si è di fatto smaterializzato. Un contropiede in stile Gervinho, anche se stavolta i motivi sono rispettabilissimi e comprensibili: il funerale di una persona cara, che ha tenuto l’attaccante ad Abidjan un giorno in più, non permettendogli di partire (come da programma) nella serata di mercoledì.

IPOTESI E SMENTITE In contropiede è stata presa anche la società, o parte di essa, se è vero che fino a pochi minuti prima di mezzogiorno anche la radio ufficiale del club continuava a parlare dell’imminente arrivo dell’ivoriano. Ed invece da qualche ora al d.s. Walter Sabatini era già arrivata una telefonata dall’entourage del giocatore in cui si comunicava la sua mancata partenza, causa proprio l’avvenuto lutto. Il fatto però che ci sia stato un difetto di comunicazione interno ha scatenato tra tifosi e non le ipotesi più disparate, sulla scia anche di quanto era già successo a Gervinho le volte precedenti che si era recato a casa (tra ritardi, divorzi e modelle imbarcate in aereo). Tutto cancellato da quel tweet, con la parola fine messa sul fiume di ipotesi e sui primi focolai. Gervinho in realtà atterrerà a Roma oggi alle stessa ora di ieri. Giusto il tempo di fare un salto a casa e poi via, diretto a Trigoria, per rimettersi a disposizione di Rudi Garcia e provare ad esserci già domenica, contro il Parma.

C’è SEYDOU Ma oggi a Trigoria si vedrà anche l’altro ivoriano, Seydou Doumbia, il cui arrivo a Roma è previsto in mattina presta direttamente da Mosca, dove ieri il giocatore si è recato per portare a termine tutta una serie di pratiche burocratiche. Da lì un salto a Trigoria, la firma del contratto e poi via verso il Gemelli, per le visite mediche di rito. Doumbia spera di finire tutto per le 15 e di potersi mettere subito agli ordini di Garcia, male che va si limiterà a fare qualche lavoro specifico da solo. E magari, chissà, con il Parma ci sarà qualche minuto anche per lui.