Forse a quelle statistiche Garcia neanche ci pensava quando gli ha detto di rischiare un po’ di meno e di diventare la fonte del gioco giallorosso. O forse era proprio quello che voleva, perché con Miralem in campo la manovra è più fluida, la palla gira meglio, il giropalla è quasi automatico. Ed infatti non è un caso che il centrocampista bosniaco sia il miglior «passatore» del campionato, in testa alla classifica dei passaggi completati: 591 (ben 128 effettuati contro il Cesena), alle sue spalle Medel (Inter), l’altro giallorosso Nainggolan, Cigarini (Atalanta), Valdifiori (Empoli), Marchisio (Juventus) e un altro romanista, Keita. Dati che testimoniano come «il centrocampo sia la fonte del nostro gioco», come ama ripetere spesso Rudi Garcia. E Pjanic ne sia la sua luce.
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Genio ed equilibrio, così Pjanic accende la luce della Roma
Dopo le poco convincenti ultime prestazioni, in questa partita così delicata, oggi il genio di Pjanic è fondamentale
L’ombelico giallorosso Miralem ultimamente non sta brillando come ha fatto in altri momenti, ma la Roma non prescindere dal suo genio, dalle sue giocate, dalla sua fantasia e verticalità. E se Mire si «vede» di meno, è anche perché Garcia gli ha chiesto di giocare più basso, di rischiare meno ma di prendere per mano la squadra. E di far passare sempre il gioco dai suoi piedi. Piedi che con il Napoli hanno già fatto magie, quelle della scorsa stagione, quando all’Olimpico la Roma vinse 2-0 proprio con una sua doppietta mentre in tribuna c’era un ospite d’onore come Diego Armando Maradona.
Genio ed equilibrio Anche oggi Garcia molto probabilmente gli chiederà questo, di gestire e inventare. Perché negli equilibrio del centrocampo giallorosso De Rossi si deve occupare della fase difensiva e delle coperture, mentre Nainggolan è l’unico che ha l’energia e la capacità per andare dentro, inserirsi, cercare di far male in verticale. Miralem no, a lui Rudi chiede linearità ed equilibrio, intervallato a volte da qualche colpo di genio tirato fuori dal suo cilindro magico. Come contro il Cesena, quando ha tagliato tutte e due le linee difensive dei romagnoli (difesa e centrocampo) spedendo in porta Destro 30 metri più in la.
Lui e i bimbi di Sarajevo E siccome il genio ha sempre un animo, Mire si è preso a cuore dei ragazzi (poco fortunati) di Sarajevo, quelli della scuola calcio Valter, gestita dal suo amico Valter Adis Junuzovic e visitata nei mesi scorsi dai vari Dzeko, Spahic e Hadzic. La scorsa settimana Pjanic e Januzovic sono stati a cena insieme a Roma (c’era anche Iturbe), in primavera i ragazzi della scuola calcio saranno tutti ospiti a Trigoria di Miralem, che si farà carico dei costi. Forse è anche per questo che Garcia gli ha messo in mano la Roma, perché senza cuore non si è mai campioni.
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