Al termine dell'1-1 tra Roma e Milan, Garcia dichiara che «adesso bisogna farsi qualche domanda». Sembra più l'ora delle risposte: la panchina del francese torna in bilico. Baldissoni nel pre-partita aveva già previsto qualcosa: «Ci preoccupa la fragilità della squadra». Fragile al punto di sparire dopo un primo tempo dignitoso o poco più, scrivono Pugliese e Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". Fragile di nervi e di gambe, Manolas è il 14° infortunio muscolare, Nainggolan è il 15°: il belga ha lasciato l’Olimpico zoppicante.
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Garcia resta in bilico e accusa i preparatori: “Stanchi nella ripresa”
«Non mi aspettavo un secondo tempo così dalla mia squadra. Abbiamo fatto male, tecnicamente con stop a 2-3 metri, tatticamente perché la squadra non ha mantenuto le distanze. E pure fisicamente, non avevamo più gambe nel secondo tempo»
Gli uomini del presidente che continuano a contattare Luciano Spalletti e i dirigenti di Trigoria che fin qui gli hanno fatto quadrato intorno. «Noi giudichiamo il lavoro complessivo», dice Baldissoni. E la Roma poche volte ha dato un’immagine di sé peggiore rispetto al secondo tempo di ieri sera. «La mia panchina è a rischio? È l’ultima preoccupazione che ho – dichiara il tecnico –, ora la cosa da fare è mettere la squadra dentro una bolla, isolarsi».
Solo una vittoria nelle ultime 10 partite (7 in campionato), per trovare una striscia peggiore bisogna tornare indietro al 2004-05, la stagione in cui la Roma rischiò la retrocessione. A nulla è servito l’ingresso in campo di Totti, a cui Garcia ha pure affidato il solito pizzino diretto a Nainggolan. «Io altri due anni li faccio, se mi vuoi con te...», aveva scherzato il capitano in un video da recapitare a Daniele Conti.
E intanto Garcia tira fuori l’alibi di un aspetto fisico deficitario: «Non mi aspettavo un secondo tempo così dalla mia squadra. Abbiamo fatto male, tecnicamente con stop a 2-3 metri, tatticamente perché la squadra non ha mantenuto le distanze. E pure fisicamente, non avevamo più gambe nel secondo tempo». Ormai un ritornello, che infastidisce Pallotta, che ha scelto medici e preparatori: «Ma abbiamo tempo per correggere queste cose, c’è ancora tanta strada da fare, c’è anche un problema mentale dovuto alle rimonte. Però se vogliamo accorciare sulle prime quattro bisogna avere più continuità. Ora andiamo a corrente... alternativa».
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