rassegna stampa

Garcia: «Juve avanti? Sappiamo come ha fatto»

C’è una certa distonia tra il Rudi Garcia che giovedì ha motivato la Roma a Trigoria, giocando a fare il Mourinho, e il Rudi Garcia di ieri nella presentazione del match con l’Inter.

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C’è una certa distonia tra il Rudi Garcia che giovedì ha motivato la Roma a Trigoria, giocando a fare il Mourinho, e il Rudi Garcia di ieri nella presentazione del match con l’Inter. Distonia negli occhi e nel tono della voce, molto più che nelle parole stesse. Misurato nei modi, anche perché consigliato dai suoi uomini: meglio evitare lo scontro, il muro contro muro in un ambiente che si sta avvitando su stesso. In fondo, per fare gol non sempre è necessaria la giocata da fuoriclasse. E allo stesso modo per piazzare qualche bordata non c’è sempre necessità di alzare i toni in stile «vinceremo sicuramente lo scudetto». L’altro Garcia ha liquidato allora in un paio di battute il caso dello strip club: «Basta con queste stupidaggini, preferisco parlare di calcio. Se mezza squadra esce in tuta, vuol dire che non ha nulla da nascondere».

Carichi Lui invece aveva altro da dire. A bassa voce, ha rivendicato quanto fatto fin qui dalla sua Roma: «L’anno scorso facemmo 10 vittorie di fila in campionato, ora siamo solo a 4 punti da quel cammino. Ma in Europa, a parte Real Madrid, Chelsea e Bayern, nessun altro ha fatto meglio di noi. La Juventus? Non l’ho dimenticata. Ha tre punti più di noi, ma tutti sappiamo come li ha ottenuti». L’arbitraggio di Rocchi non è ancora andato giù. Ma la squadra, a detta di Garcia, ha in testa altro: «Ho uno spogliatoio unito, che vive a meraviglia insieme. Ho 30 ragazzi arrabbiati e carichi al massimo, quanto successo a Mosca non ci ha demoralizzato, tutto il contrario. In allenamento in questi giorni ho dovuto frenare i miei giocatori, non vedono l’ora di affrontare l’Inter. A parte il primo tempo contro il Napoli, non ho neppure l’1% di rimpianto per quanto fatto. E per fortuna adesso ho più scelte di formazione, gli infortunati pian piano stanno rientrando».

Fuori De Rossi Maicon è uno di questi: «Quando gioca ci aiuta tanto», ha detto Garcia. Partirà dall’inizio, con Florenzi eventualmente pronto a dargli il cambio. A centrocampo il conto lo pagherà De Rossi, destinato alla panchina a vantaggio di Keita. In difesa torna in panchina Yanga-Mbiwa, a sinistra ballotaggio tra il favorito Holebas e Cole. La sorpresa è possibile in attacco: vicino a Totti e Gervinho, Garcia ha la tentazione Destro. Tre punte vere più Pjanic: questo sì che sarebbe un atteggiamento sopra le righe.