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Garcia: «Giallorossi ineleganti». Ma il club replica

Il tecnico francese si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Sarei potuto andare in un torneo più importante o diventare il c.t. del Belgio». La risposta: per lui 5 milioni di buonuscita

Redazione

C’eravamo tanto amati, alla fine però il denaro finisce per rovinare tutto. Pensate al rapporto tra la Roma e Rudi Garcia. «Resterà dieci anni e sarà il nostro Ferguson», giurava il presidente Pallotta; «Non sarò mai un problema per il club giallorosso», diceva l’allenatore francese. Invece finisce male, con lo stesso Garcia che, in una intervista a «l’Equipe», racconta la sua verità. «Mi aspettavo che la Roma mi liberasse, non è stato semplice. Avrebbero potuto essere più eleganti. Il mio primo scopo era diventato di lasciare la Roma e avere le mani libere. Oggi non sarei al Marsiglia, se la Roma avesse accettato un accordo finanziario su altre proposte che avevo avuto prima. Il mio obiettivo era di rimanere in un campionato maggiore o di prendere una nazionale capace di vincere il Mondiale, come il Belgio ad esempio, ma non si è fatto per via della Roma. A causa di queste esperienze infelici mi sono detto: “Che sia Marsiglia o no, ha poca importanza, bisogna che tronchi”. Poi è stato un gioco di trattative. Speravano che avessi un’offerta da un grande club che pagasse quanto loro (circa 2,8 milioni netti più lo staff, ndr) per darmi una bella stretta di mano. Io non ne facevo una questione di soldi, ma quando hai firmato un contratto, è normale rispettarlo. Così le cose sono semplici: me ne sono andato con meno del 50% di quello che mi dovevano, ma almeno me ne sono andato. Alla fine, torno in Francia, ma va bene, è una nuova avventura». Oltre al Belgio, c’è da dire che contatti informali per Garcia c’erano stati anche da parte di Inter, Milan, West Ham, Valencia e non solo, ricordano Cecchini e Grandesso su "La Gazzetta dello Sport".

Le parole dell’ex sono dispiaciute a Trigoria. Il motivo? Garcia per sciogliere il contratto voleva che la società pagasse tutto l’ingaggio fino al 2018 e poi lui si sarebbe trovato una squadra. Anche adesso, comunque, una buonuscita Garcia l’ha percepita, appunto poco meno del 50% della somma lorda che gli sarebbe spettata: circa 5 milioni.

Col senno di poi Garcia racconta come, nell’estate del 2015, abbia sbagliato ad accettare i preparatori imposti da Pallotta: «È stato un errore. Oggi non capiterebbe più. Se succede così, meglio separarsi. Si guadagna tempo lavorando con persone competenti e di fiducia. Per esperienza, so riconoscere la qualità di uno staff medico e tecnico».