rassegna stampa

Garcia: «Io e Francesco uno sguardo per capirci»

«Le parole di Totti mi fanno piacere. Abbiamo un rapporto stretto, a volte basta uno sguardo per capirci. Ho un sogno: vincere qualcosa con Checco. E lui lo sa», dice il tecnico francese.

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A divertirsi sull’esegesi del termine «paraculo» ci hanno già pensato in tanti. La Treccani l’ha inserito nel suo vocabolario, Francesco Totti da quel vocabolario l’ha tirato fuori per dipingere un quadro su Rudi Garcia: «Lui è un grande comunicatore, è straniero ma ha già capito l’ambiente di Roma. È bel paraculo». Paraculo che vince ancora e fa 100 punti con la Roma in 43 partite: nessun tecnico giallorosso ci era riuscito in così poco tempo. «Totti dice così? Beh, i giocatori non sono da meno in questa cosa...», se la ride Garcia. Che non se l’è sentita di tenere in panchina il capitano nel giorno del 38° compleanno. Festa doveva essere e festa è stata.

Con un po’ di sofferenza, consentita se l’obiettivo è alto: «Le parole di Totti mi fanno piacere. Abbiamo un rapporto stretto, a volte basta uno sguardo per capirci. Ho un sogno: vincere qualcosa con Checco. E lui lo sa», dice Garcia. 

COMPLEANNO E allora vanno bene anche tre punti dopo l’uscita del capitano, che dalla panchina quasi staccava i capelli di Florenzi sull’1-0 e poi in serata ha spento le candeline in un ristorante del centro, in compagnia del presidente del Coni Giovanni Malagò: «Chissà, magari è destino che la sede della finale di Champions e quella del Mondiale del 2006 sia la stessa, Berlino», ha scherzato Totti. E dopo ha usato il blog per aggiungere: «Sono tanti i grazie che vorrei dire. Ma uno grosso quanto il cuore di Roma è per i nostri tifosi, per la spinta, il calore e l’amore incondizionato. Difficile per me descrivere cosa significhi, mi avete fatto sentire speciale, siete fantastici». 

ECCO GARCIA Rudi Garcia sarà d’accordo anche su questo, ancor prima che su una partita che gli ha consentito di scrivere un altro record, davanti a uno spettatore d’eccezione come il campione tedesco Bastian Schweinsteiger. «Se la mia Roma ha fatto tanti punti, vuol dire che scende in campo sempre per vincere — ha detto il tecnico giallorosso — . Abbiamo dimostrato che la nostra testa era soltanto al Verona, non al Manchester City né tantomeno alla Juventus. Lo scontro diretto di domenica a Torino? Comunque vada, dopo ci saranno altri 96 punti per rovesciare qualsiasi situazione di classifica». Classifica che ora vede la Roma a punteggio pieno: «La differenza la fa il gruppo — continua — che sa gestire tutti momenti. Saprà farlo anche nei periodi difficili, ma non è questo il tempo di pensarci, in sei partite abbiamo subito soltanto 2 reti. Il Verona era schierato con 11 uomini dietro la linea del pallone: serviva pazienza e l’abbiamo avuta. Ora sì che possiamo pensare al Manchester City. Con una certezza: la pressione è tutta su di loro». Proprio vero: Francesco Totti ha centrato in pieno il quadro su Rudi Garcia.