Il suo ruolo l’ha preso Nainggolan, anche se Spalletti nella gara contro l’Inter ha scelto Florenzi. Simone Perrotta, scrive Giuseppe Di Giovanni su La Gazzetta dello Sport, èstato la migliore rappresentazione negli anni d’oro del primo ciclo «spallettiano», il trequartista atipico nonché dogma del tecnico toscano. «Il belga è giusto per questo ruolo – dichiara il campione del Mondo 2006 –. È moltodiverso da me, ma può ricoprire benissimo questa posizione, perché entra con facilità all’interno delle lineedifensive». Diverso invece è Florenzi: «Fa tantissimi ruoli e può fare anche il trequartista, sa correre a vuoto perlasciare spazi ai compagni. Entrambi sono una soluzione di qualità». In una Roma camaleontica e con qualche amnesia difensiva di troppo, la coppia Totti-Dzeko supportati da due esterni piace molto a Perrotta: «Provando si capirà se questosistema reggerà nelle grandi partite». E proprio su Edin Dzeko, ha le idee chiare l'ex numero 20 della Roma: «hagrandi qualità. Da uno così ci si aspetta sempre il massimo. Deve essere meno altalenante». Dall’attacco, Simone passa al centrocampo con Paredes: «Mi piace, può migliorare tanto. A Empoli ha fatto una stagione strepitosa e haacquisito esperienza».
rassegna stampa
Garantisce Perrotta: «Nainggolan è ok»
Simbolo del primo 4-2-3-1 di Luciano Spalletti, l'ex Roma ha le idee chiare su chi possa essere il suo successore nel ruolo di trequartista atipico. E su Dzeko: "Da uno così ci si aspetta sempre il massimo"
La vittoria sull’Inter ha permesso alla Roma di accorciare sul Napoli e forse di rilanciare le proprie ambizioni in chiave scudetto. «I giallorossi possono insediare la Juve, anche se vince sempre. – ha precisato Perrotta–. Conl’Inter la Roma mi ha convinto contro una formazione che era in forma, Europa League a parte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA