Manolo Gabbiadini ed Edin Dzeko: i due centravanti di Napoli e Roma sembrano assomigliare a quegli scrittori a cui la consacrazione definitiva pare essere sempre vicina, ma mai agguantata, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport". Per questo l’occasione di oggi è ghiotta per entrambi. Il fantasma più pesante è sulle spalle dell’azzurro, che per almeno 4 mesi dovrà sostituire l’infortunato Milik. «Anche l’anno scorso dopo la squalifica di Higuain ho avuto grande responsabilità, anche se stavolta è diverso – ha detto a Radio Kiss Kiss – Milik è un ragazzo eccezionale e mi dispiace, ma ho voglia di dimostrare a tutti chi è Manolo Gabbiadini».
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Al gioco col falso centravanti, suo malgrado, Dzeko nell’era spallettiana ne ha conosciuto parecchio vedendolo dalla panchina. Adesso però le cose paiono cambiate, tant’è che solo una volta in carriera aveva fatto meglio dei 5 gol 7 gare di campionato fatti registrare quest’anno (nel 2011-12 al City: 8). Merito anche di un lavoro specifico fatto in ritiro a Pinzolo, necessario a fargli trovare più agilità. Se a questo si uniscono i consigli del nutrizionista Rillo, che ha studiato un regime alimentare su misura, con un’alternanza mediterranea tra carboidrati e proteine che Edin in carriera non aveva mai utilizzato, il quadro è completo. Insomma, alla vigilia del 50° cap complessivo nella Roma e nonostante qualche acciacco riportato in Nazionale metta ansia allo staff, Dzeko pare sicuro: «Occorre migliorare in trasferta e giocare come quando siamo all’Olimpico. A Napoli non sarà facile, dovremo essere pronti per fare una grande partita. Sono pronto per grandi obiettivi».
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