(Gazzetta dello Sport - C.Zucchelli)Oggi. Oggi è il giorno giusto. Mehdi Benatia fino a ieri ha lavorato con l’Udinese aspettando che squillasse il telefono per poter prendere il primo aereo direzione Fiumicino e quando è successo, nel tardo pomeriggio, si è finalmente tranquillizzato. Il difensore marocchino si augurava di arrivare a Roma già nei giorni scorsi, ma le difficoltà a trovare un accordo su Nico Lopez hanno rallentato la trattativa tra Sabatini e il suo (ex) club. Oggi sarà la sua prima giornata da romanista visto che sono in programma visite mediche e primo giro a Trigoria: ai friulani andranno otto milioni cash più la metà dell’uruguaiano e quella di Verre. Benatia è sbarcato a Roma felicissimo, prima di salutare l’Udinese si è lasciato sfuggire poche parole: «Non vedevo l’ora, ma non dipendeva da me. Speravo solo di arrivare il prima possibile».
rassegna stampa
Finalmente Benatia «Pronto per la Roma da due settimane»
(Gazzetta dello Sport – C.Zucchelli) Oggi. Oggi è il giorno giusto. Mehdi Benatia fino a ieri ha lavorato con l’Udinese aspettando che squillasse il telefono per poter prendere il primo aereo direzione Fiumicino
IMPAZIENTE Benatia ha trascorso le vacanze con la famiglia, che lo seguirà anche a Roma, con la serenità di chi, già a fine maggio, sapeva quale sarebbe stato il suo futuro. Ha scelto la Roma «preferendola ad altri club italiani che mi garantivano anche la Champions», pur lasciando una città, Udine, a cui è legatissimo. In Friuli è nato suo figlio, nel club di Pozzo è diventato un giocatore di livello internazionale e con Guidolin ha vissuto le stagioni più belle. Adesso non vede l’ora di iniziare la nuova avventura, di conoscere Garcia con cui – ovviamente – parlerà in francese, e di visitare la città. Ha parlato di Roma con Pinzi, hanno scherzato sul tifo del centrocampista per la Lazio, è rimasto in contatto col suo procuratore ogni giorno. La domanda, sempre la stessa: «È fatta? Quando vado a Roma?».
SOGNO MAROCCO Con Benatia arriveranno i due figli, un maschio e una femmina, e la moglie Cecile, a cui la destinazione è gradita perché «voleva una grande città». Vorrebbero vivere vicino al mare, cosa che sognano di fare anche quando a fine carriera Mehdi tornerà a vivere in Marocco. Nato e cresciuto in Francia, vuole però tornare nella terra di cui è originario «perché è un paese che ammiro» e che ha scelto di onorare giocando in Nazionale nonostante un paio di presenze nelle giovanili francesi. Classe 1987 come lui, Benatia è amico fraterno di Nasri, che ha provato prima a portarlo all’Arsenal (ma Wenger non era convinto) e poi al Manchester City. Lui però non aveva molta voglia di trasferirsi in Inghilterra, così come non aveva voglia di tornare a Parigi dal Psg, che aveva fatto qualche timido sondaggio. Per lui la Serie A è il top ed è il top anche la Roma, che lo ha fatto sentire, fin dai primi contatti, un giocatore importante. Un titolare – bisognerà vedere poi al posto di chi – e non una seconda scelta. Lo stesso non ha fatto il Milan. «Ma io ho una parola sola», è stata la spiegazione di Benatia. Senza indugi, con determinazione. Alla Roma, soprattutto adesso, c’è bisogno di gente così.
© RIPRODUZIONE RISERVATA