Il riassunto delle puntate precedenti lo fanno le centinaia di tifosi giallorossi, che trovano il tempo di gemellarsi anche con quelli del Carpi in chiave anti-Lotito. Ecco i cori più gettonati: «Tifiamo solo la maglia», «Noi non siamo americani», «Pallotta vaffa...», «Giocate quanno ve pare». L’ultimo coro, tra parentesi, a partita stravinta.
rassegna stampa
La festa di Florenzi: «Questa è la Roma. Noi dietro la Juve»
Pjanic: "Meglio giocare in trasferta? Non dovrebbe essere così, bisognerebbe cominciare a vincere anche in casa". I tifosi in trasferta si gemellano con il Carpi per andar contro a Lotito, poi intonano cori contro la società
CASO KEITA - La Roma, però, stavolta non merita critiche (da segnalare che nessuno dei giallorossi ha esultato verso i tifosi) perché ha interpretato la partita da squadra di rango, che trova la buona sorte quando Keita accusa una sciatalgia e Garcia si trova costretto a lanciare Doumbia, che lo ripaga.
DE ROSSI E FLORENZI - Ciò che è sicuro è che l’allenatore ritrova i suoi senatori, tanto che prima di mettere Iturbe pensa anche a inserire Balzaretti. I «vecchi» sono carichi, forse anche troppo, se si pensa che – come a San Siro – De Rossi ancora una volta gli suggerisce un cambio («Manolas non sta bene, cambialo») e lui gli risponde secco («Lo so, tu pensa a giocare»).
Ad avere la faccia felice però ci pensa Florenzi, santificato da Garcia che gli dice: «È l’anima della Roma». Il jolly ringrazia: «Sarà contenta mia nonna Aurora, però stavolta c’erano mamma e papà allo stadio, mi hanno portato fortuna. Riusciamo a fare il nostro gioco quando le squadre si aprono. In casa loro non vogliono fare brutta figura e si aprono e noi possiamo trovare gli spazi con i nostri attaccanti, che è un po’ il nostro stile. La Roma ha tutto per arrivare al secondo posto».
CARICA PJANIC - E Pjanic ritrova il sorriso: «A Milano non ho detto niente di male, solo quello che pensavo. Stavolta c’è stata una bella Roma. Ora dobbiamo riposarci per fare la stessa cosa col Genoa. Meglio giocare in trasferta? Non dovrebbe essere così, bisognerebbe cominciare a vincere anche in casa. L’Olimpico dovrebbe essere una forza in più, dimostrando di saper vincere in casa. Comunque mancano ancora tante partite in casa e occorre ricevere forza dai nostri tifosi e creare più difficoltà agli avversari. Vogliamo fare bene in queste ultime 5 partite: se le vinceremo tutte andremo sicuramente in Champions. Dobbiamo prendere quel posto: è troppo importante».
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