La Roma riesce a innervosirsi pure nella giornata che sognava, meno quattro dalla Juventus. E invece Edin Dzeko, mister doppietta, 12 gol in campionato che valgono un posto (fisso) da capocannoniere, la butta lì così: «Bene la vittoria, ma se giochiamo così il derby con la Lazio non lo vinciamo. Abbiamo perso troppe palle, non abbiamo più avuto voglia si segnare. Non so perché sia successo, forse ci siamo rilassati. Dovremo migliorare».
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Edin: «Così il derby non si vince». Spalletti: «Pensi a giocare meglio»
Il tecnico sferza anche la squadra: «Si deve crescere, concediamo troppe ripartenze»
Messaggio a se stesso e pure ai compagni, scrive Davide Stoppini su La Gazzetta dello Sport. Spalletti gli risponde: «Dzeko ha detto così? Beh, cominci lui a giocare meglio, così ci dà una mano, perché poi si vedono i gol e gli assist ma è tutta la manovra che conta. E anche dal punto di vista dell’aggressività dobbiamo lavorare». Botta e risposta: Dzeko prova l’allungo, ma la stoccata è tutta di Spalletti.
Intanto De Rossi raggiunge la presenza numero 400 in campionato. «Non vediamo il motivo per non continuare con lui», ha detto il d.g. Mauro Baldissoni in riferimento a un rinnovo di contatto che arriverà.
E l’azzurro prima ha sposato la teoria di Dzeko («Sono d’accordo con lui, così il derby non si vince»), poi ha analizzato la classifica: «E’ diventata cortissima, è ritornata umana per quanto riguarda il primo posto. Poi dipenderà dal ritmo della Juventus. Il mio contratto? Non è un assillo. Il mio assillo è la classifica. E’ arrivato il momento di raccogliere quanto questa società ha seminato in questi anni». Magari con qualche nervosismo in meno, sarebbe più semplice.
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