Dopo quanto detto da Totti, il presidente Pallotta deve assolutamente prendere una decisione, in un senso o nell’altro. E in un senso o nell’altro, saranno nevicate vere, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport".
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E ora Pallotta è all’angolo. Addio o rinnovo: tutto in 9 giorni
Il presidente, in questa storia, rischia comunque. Rischia se non rinvia almeno di una stagione la fine di una storia d’amore. E rischia pure nell’altra direzione, principalmente con l’allenatore scelto in prima persona
Nel 2012 tutti ricordano come Del Piero lasciò la Juve. Totti non è mai arrivato a forzare la mano come il bianconero con l’annuncio di una firma in bianco, ma certo con il messaggio urbi et orbi al Tg1 ha messo allo stesso modo Pallotta davanti a un bivio. La pressione è indubbiamente tanta. Il malessere del capitano sarà stata forse una sorpresa, non però la voglia di giocare ancora del numero 10.
Ora è il momento del dentro o fuori. E mentre Totti fa capire di sentirsi più lontano da Trigoria di quanto non sia mai stato, c’è da capire in quale modo Pallotta proverà a sorprenderlo. Di più: fino a che prezzo il presidente sarà disposto a sorprendere il capitano, oggi il primo a non credere in un rinnovo che lo porti a giocare in giallorosso oltre i 40 anni. Perché Pallotta, in questa storia, rischia comunque. Rischia se non rinvia almeno di una stagione la fine di una storia d’amore. E rischia pure nell’altra direzione, principalmente con l’allenatore scelto in prima persona. A meno che non sia tutto già stabilito. A meno che in quell’incontro a Miami prima della firma il tema Totti non sia stato già affrontato da Pallotta e Spalletti.
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