Di Totti, Veltroni e Verdone sono ottimi amici. «Francesco deve fare tutta la sua carriera a Roma, non può esserci un epilogo diverso, comunque la sua storia in giallorosso non può finire senza quell’amore con la maglia e i tifosi che ha contraddistinto tutta la sua carriera», si augura Veltroni. «Sono stato a cena da lui, qualche giorno fa - racconta Verdone -, e l’ho visto integro, uno che può ancora dare tanto». Con queste premesse, sarebbe fin troppo facile capire da che parte stanno. E invece... «Facciano la pace, io stimo entrambi», assicura Veltroni. «Francesco è un amico e un campione, ma Spalletti è un ottimo allenatore, che stimo e rispetto. Perciò, si parlino e si chiariscano, anche per il bene della Roma. Ma con pacatezza - ribadisco -, perché la squadra in questo momento non ha bisogno di scossoni».
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E Malagò «ingaggia» Totti per Roma 2024
«Se Francesco si sente di giocare, lo faccia. Ha già un contratto da dirigente, mi risulta. E se volesse aiutarci con la candidatura olimpica, indipendentemente da quello che farà, è sempre il benvenuto» ha dichiarato il numero 1 del Coni
Ecco, il basso profilo che il momento richiede, e che fa dire a Giovanni Malagò, «Forse la bufera mediatica è stata eccessiva. Non escludo che presto si chiariranno». Malagò è sempre bene informato delle cose romaniste, c’è da credergli. «Ma no, lo dico perché Totti e Spalletti sono due persone intelligenti e orgogliose. E sarà loro interesse chiarire». «Diciamo che entrambi l’hanno fatta grossa - sorride Verdone parafrasando il titolo del suo ultimo film -. Dai, sono due ragazzi seri, ora usino un po’ di buon senso».
Malagò continua, come scrive Alessandro Catapano su "La Gazzetta dello Sport": «Se Francesco si sente di giocare, lo faccia. Ha già un contratto da dirigente, mi risulta. E se volesse aiutarci con la candidatura olimpica, indipendentemente da quello che farà, è sempre il benvenuto». Veltroni ha parole d’affetto: «Francesco ha intelligenza e consapevolezza che ci sarà un momento per smettere: lui non ritiene sia ancora arrivato, devo dire che quando scende in campo ancora accende la luce». Verdone è d’accordo: «Francesco è un simbolo, la Roma è casa sua e penso che possa ancora dare luce sul campo. Più in là gli auguro una carriera da ottimo dirigente della Roma». Con una preghiera: «Il club intervenga per riportare armonia», chiede Veltroni. «Pallotta è troppo lontano, sia più presente adesso», ribadisce Verdone.
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