rassegna stampa

Din don Denis. Tre gol e Roma suonata. De Rossi punito: tribuna

(Gazzetta dello Sport-F.Bianchi) La partita orribile e isterica della Roma a Bergamo fa quasi passare in secondo piano l’esclusione per scelta tecnica-disciplinare di De Rossi da parte di Luis Enrique.

Redazione

(Gazzetta dello Sport-F.Bianchi) La partita orribile e isterica della Roma a Bergamo fa quasi passare in secondo piano l'esclusione per scelta tecnica-disciplinare di De Rossi da parte di Luis Enrique.

(…)Senza di lui, la proposta (come lo spagnolo chiama il suo stile di gioco) non sta in piedi, perde l'equilibrio, è come un viaggiatore che ha perso la bussola. L'importanza di De Rossi della Roma è ancora più evidente quando non c'è. E' l'unico in grado di fare il doppio ruolo richiesto da Luis al playmaker: impostare l'azione quando si ha la palla tra i piedi e poi piazzarsi in mezzo alla difesa per allargare i centrali e far salire senza timori gli esterni. Contro l'Atalanta ha fatto le sue veci Gago, che va bene come regista, ma non come centrale difensivo. Non ha l'esplosività, il senso della posizione, l'elevazione, se vogliamo anche la furbizia e la cattiveria dell'azzurro. Risultato, 4 sberloni in faccia e due espulsi per rabbia da impotenza: Osvaldo a inizio secondo round per un calcio da terra a Cigarini; Rosi al tramonto della sfida per insulti al guardalinee.

 

Denis, il ritorno La Roma è riuscita a risvegliare il goleador dormiente. E che risveglio. Denis, che non infilava la porta dal 21 dicembre, firma una tripletta di ottima fattura, grazie anche a Marilungo, degno partner di scambi e di gol. L'azione da calcetto per il terzo, con doppio triangolo tra i due fino al tocco finale dell'argentino, è da incorniciare. Gli altri invece sembravano fatti in fotocopia: lancio lungo, difesa sbilanciata e in forma pessima, dribbling o spizzicata e atalantini pronti al duello in solitaria con Stekelenburg. Due reti ce le ha sul groppone Juan, una Heinze. E tutte anche Gago. Attenzione: l'Atalanta ha grandi meriti. Ha giocato con grinta e velocità, ha disegnato una signora partita, i suoi attaccanti sono stati implacabili. Ha sofferto solo nell'ultimo quarto d'ora del primo round, quando si è allungata e ha perso per un po' le posizioni.

Il piccolo Rooney Borini (ottavo gol stagionale), l'unico davvero oltre la sufficienza, con un tiro in mezzo alle gambe di Consigli è riuscito ad accorciare le distanze. Il «Rooney de noantri» è il solo nella Roma che mantiene un alto livello di rendimento e Prandelli ci ha ripensato, visto che in serata lo ha premiato con la prima convocazione in Nazionale A.(..) Luis Enrique è ammirevole quando applica la legge uguale per tutti, ma poi deve avere un po' di elasticità tattica e trovare qualche piccola variante alla «proposta» se manca un punto cardine. I tentativi in corsa dello spagnolo (Lamela in mezzo e Pjanic trequartista, dentro Josè Angel e Cassetti per Rosi e Juan) non hanno sortito grande effetto. Alla fine, con la Roma in 9, l'Atalanta non ha infierito e Luis ha ringraziato.

Numeri negativi Così la Roma ha aggiornato tutti i suoi numeri più brutti. I gol subiti, che ora sono 31. Le espulsioni, che ora sono 7. Curioso che 5 siano opera di Damato, che aveva espulso Juan, Bojan e Gago a Firenze. Pensa tu, qui non ha visto anche un calcio di Rosi da terra a Cigarini, sarebbero state 6... E infine, le sconfitte, che ora sono 11. Tante, troppe, anche per un progetto nascente. L'Atalanta, che ha fatto una campagna acquisti molto meno dispendiosa, senza la penalizzazione avrebbe soltanto un punto in meno in classifica.