rassegna stampa

Difesa in crisi e poco filtro dal centrocampo. Cole e Maicon in ritardo

I tre gol subiti dal Fenerbahce hanno certificato quello che in questo precampionato era apparso già chiaro: la difesa della Roma non è più granitica

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Per gran parte della stagione è stata la migliore d’Europa. Eppure oggi, che non ha (ancora) perso pezzi pregiati ma, anzi, ha inserito tre calciatori, è il reparto più in difficoltà della squadra. Magari non è colpa solo dei difensori, visto che il centrocampo (senza Strootman e Nainggolan, quando non gioca) non fa ancora tantissimo filtro, ma certo è che i tre gol subiti dal Fenerbahce hanno certificato quello che in questo precampionato era apparso già chiaro: la difesa della Roma non è più granitica. Dieci gol incassati in 8 gare sono tanti, ma per lo scaramantico Garcia c’è un precedente che potrebbe essere benaugurante: nel precampionato della scorsa stagione la Roma non riuscì mai a mantenere la porta inviolata, cosa che poi in campionato ha fatto per 21 volte. 

DUBBI ESTERNI  I due portieri, per motivi diversi, non sono ancora in perfetta forma: De Sanctis sta recuperando da un’operazione al gomito, Skorupski deve fare esperienza e acquistare sicurezza. Al centro, detto e ridetto della vicenda Benatia che qualche scossone in squadra lo sta creando nonostante tutti giurino il contrario, c’è Castan alle prese con i guai muscolari, Astori e Romagnoli che sono una coppia male assortita (con il secondo che ha tanto talento, ma avrebbe bisogno di più continuità), e Cole sembra un lontano parente di quel calciatore affidabile – e forte – visto in Premier fino a un paio di anni fa. In più c’è Maicon: ha usufruito delle ferie fino all’ultimo giorno, si allena da meno di due settimane, ma il campo non lo ha mai visto. Lo ha visto – e bene – fuori da Roma Adem Ljajic, che ha invece steccato la prima all’Olimpico. Il talento c’è, la condizione atletica pure, quella che gli manca (da sempre) è la continuità. E anche un po’ di forza mentale, visto che l’ex viola sembra soffrire la pressione dello stadio di casa. E considerando che da settembre all’Olimpico arriveranno gli squadroni della Champions deve crescere in fretta. A patto che resti in giallorosso.