I tempi cambiano. A Trigoria raccontano che quando una decina di anni fa il Milan corteggiava assiduamente Francesco Totti, nessuno poteva immaginarsi di vedere Adriano Galliani suonare al citofono del capitano della Roma. Invece ieri l’a.d. – cui non manca la dote dell’umiltà – è arrivato in treno alla stazione Termini e si è fatto portare a casa di Mattia Destro, quartiere Torrino, per armeggiare a lungo senza fortuna con il portone d’ingresso, finché una provvidenziale telefonata non gli ha aperto la strada verso il probabile futuro attaccante rossonero.
rassegna stampa
Destro, sì rossonero a un passo. Oggi l’attesa risposta a Galliani
L'ad del Milan, recatosi a casa dell'attaccante per convincerlo: "Aspettiamo la decisione del giocatore, ha chiesto tempo fino a domattina (oggi, ndr), noi ci teniamo e con la Roma è tutto firmato"
INGAGGIO E RISCATTO - Lo ha atteso un lungo faccia a faccia con l’attaccante – che aveva avuto il permesso di lasciare l’allenamento dal club giallorosso – accompagnato dalla moglie Ludovica, dal padre Flavio (ex calciatore di A) e dal manager Vigorelli, che aveva da giorni preparato il terreno per l’incontro. Il nodo dell’aumento d’ingaggio richiesto sembra essere stato risolto positivamente per l’attaccante (ora guadagna circa 1,5 milioni, approderà a 2,5 più bonus per 4 anni).
Il problema è un altro, cioè il fatto che Destro è ben felice di andare al Milan, ma vuole avere la certezza di rimanervi e non ritornare alla Roma, qualora il rapporto non fosse proficuo. Galliani l’obbligo di riscatto non può assicurarlo, ma ha rassicurato tutti (signora Ludovica compresa) della volontà di costruire un rapporto duraturo, tant’è che non è esclusa l’ipotesi di una sorta di obbligo di riscatto in base a un certo numero di presenze e gol. È su questo punto che si è concentrata la discussione notturna: non vanno esclusi altri eventuali contrattempi (la Roma deve per esempio stringere per il sostituto) ma è probabile che la risposta di questa mattina (il Milan non aspetterà oltre) sia positiva.
I titoli di coda hanno infatti lasciato una versione pubblica e una privata. Galliani uscendo dice che Destro si è preso 24 ore tempo per decidere e di "non essere ottimista né pessimista", ma la vulgata intimistica parla di ottimismo, anche perché Galliani è ripartito con in tasca il contratto firmato con la Roma, sulla base di 700.000 euro per il prestito e 16 milioni per il riscatto da pagare in tre rate. Rientrato a Milano, Galliani ha confermato: "Aspettiamo la decisione del giocatore, ha chiesto tempo fino a domattina (oggi, ndr), noi ci teniamo e con la Roma è tutto firmato. Okaka? Le alternative si studiano quando le cose vanno male. E Pazzini resta".
TITOLARE CON INZAGHI - Destro ha segnato quasi quanto tutti i centravanti milanisti messi insieme: Pazzini e l’ex Torres hanno aggiunto poco al calcolo (un solo gol in campionato), Menez è a 10 ma ha giocato 1617 minuti, il doppio di quelli del romanista, che ha piazzato cinque centri in 814’. Dunque il dato regge e si può interpretare anche da un altro punto di vista: se Destro ha giocato la metà di un titolare è perché alla Roma è chiuso «solo» da Totti. Legittima la sua ambizione a mostrarsi con più continuità. Più giocherà, più segnerà: sembra un’altra necessaria conseguenza, oltre che una speranza dei tifosi rossoneri. Destro sarà la punta titolare con Menez, che potrà far valere la capacità di creare spazi senza doversi contemporaneamente trovare al centro dell’area.
ALTRE MOSSE - Per Munoz vince per ora la difesa di Zamparini, che in estate accetterà lo svincolo ma che al momento prova a non abbassare la guardia: lunedì però potrebbe finire per arrendersi. Per Armero-Antonelli i contatti sono continui, così come gli incroci di mercato tra i due club: in serata Galliani ha chiuso («lo scambio non si farà») ma non vanno escluse riaperture. Toccherebbe poi alla mediana, che ha prima bisogno di liberare spazi: nello specifico, se partirà Essien è ipotizzabile un nuovo, deciso, tentativo per Baselli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA