Potete immaginarlo, parlare di derby con Daniele De Rossi è sempre un argomento delicato, ma quello vissuto nella notte di Manaus — per fortuna — gli regala solo un sorriso. L’azzurro infatti ha vinto, ma il bello è che non ha perso nessuno. Anzi. Facciamo un passo indietro e spieghiamo. Sarah Felberbaum, la compagna di Daniele, è nata a Londra e questo, potenzialmente, avrebbe potuto far vivere la gara contro l’Inghilterra come una sorta di sfida in famiglia. Ma è andata proprio così? «Macché — dice il centrocampista azzurro sorridendo —. In casa mia non si sono posti neppure il problema, hanno fatto tutti il tifo per me. D’altronde, sono tanti anni che Sarah ha lasciato l’Inghilterra». A proposito di curiosità, ma è arrivato il solito sms della Felberbaum prima della partita, come Daniele ha rivelato in una recente intervista? «Stavolta no, perché non c’era il wi-fi, però abbiamo parlato al telefono». Insomma, come potete capire dal tenore di questa breve conversazione, l’umore del centrocampista è quello dei giorni belli.
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A De Rossi il primo derby “Sarah ha tifato per me”
Sarah Felberbaum, la compagna di Daniele, è nata a Londra e questo, potenzialmente, avrebbe potuto far vivere la gara contro l’Inghilterra come una sorta di sfida in famiglia.
CARATTERE De Rossi poi sulla partita spiega: «L’Italia ha carattere, perché giocare con questo clima non credo si possa capire quanto fosse difficile. Abbiamo difeso da grande gruppo e concentrazione. Una cosa è certa: abbiamo riportato anche qui in Brasile un grande gruppo. Prandelli? Ha avuto ragione, i risultati sono stati sempre positivi. E poi il nuovo modulo con più centrocampisti mi piace. Certo, in Italia c’è sempre scetticismo, ci sono varie fazioni, specie quando lasci a casa giocatori come quelli che abbiamo lasciato noi. Ti sembra un’ingiustizia, ma alla fine sono 23 i giocatori che deve portare e nessuno può mettere bocca nelle sue decisioni. La Costa Rica? Il turnover si può fare, ma non so se sia necessario perché abbiamo tanti giorni per recuperare e ritroveremo le energie più velocemente grazie all’entusiasmo, che ti fa smaltire le tossine prima. Ma servirà l’apporto di tutti, dobbiamo vincere la prossima partita. Sarebbe un grande passo avanti, anche perché l’Inghilterra toglierà punti agli altri».
EMOZIONE GERRAR I titoli di coda De Rossi li regala su Steven Gerrard, che è andato a salutarlo. «È sempre stato il mio idolo, ancora mi emoziona incontrarlo e parlargli. Non lo vedo in parabola discendente, basti pensare che il suo Liverpool ha fatto una stagione straordinaria e io ho fatto un tifo da matti per loro. Gente come Gerrard, ma anche Lampard, Xavi o Iniesta sono ancora ben lontani dall’essere finiti, credetemi». Fatto. D’altronde di lavori a centrocampo il signor De Rossi pare intendersene e anche parecchio.
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