rassegna stampa

Dalle bombe al City d’oro Lo manda l’amico Pjanic

Dzeko è il miglior bomber della nazionale bosniaca con 42 gol. Anche la compagna Amra Silajdzic, modella, attrice e poliglotta, è contenta di venire a Roma

Redazione

È cresciuto tra i proiettili. Ha vissuto il lungo assedio di Sarajevo, nella sporca guerra della ex Jugoslavia, descrive Dzeko oggi la Gazzetta dello Sport. Un'infanzia difficile e sull'argomento spesso il giocatore ci torna «Un’esperienza così ti segna per sempre. Non potrò mai dimenticare quei giorni. La guerra è un incubo».

Dzeko è il miglior bomber della nazionale bosniaca con 42 gol. Comincia con le giovanili tra lo Zeljeznicar di Sarajevo e il Teplice, nella Repubblica Ceca, con una parentesi all’Usti nad Labem. Nel 2007, il grande salto: il trasferimento al Wolfsburg, su segnalazione di Felix Magath, l’ex giocatore dell’Amburgo che fece piangere la Juventus nella finale di Coppa dei Campioni del 1983.

Buona la prima stagione quando segna 9 gol tra coppe e campionato. Nella seconda, il boom: 36 reti in 42 presenze e un contributo decisivo alla conquista del titolo. Nella terza, è capocannoniere della Bundesliga, con 22 centri.

Nel gennaio del 2011 Dzeko viene acquistato dal Manchester City di Roberto Mancini, pagato 35 milioni di euro. Conquista la FA Cup il 14 maggio nella finale con lo Stoke City e comincia il campionato 2011-2012 alla grande: quattro gol il 28 agosto in casa del Tottenham, primo giocatore della storia del City a piazzare così tanti gol in una partita di Premier.  Diventa decisivo nell’ultimo turno del campionato quando regala al City il titolo atteso da 44 anni: sua la firma del 2-2 al 92’, preludio del 3-2 di Aguero al 94’. «Il gol più importante della mia carriera», le parole di Edin.