rassegna stampa

Conte è la sfida d’estate. Per Galliani e Sabatini l’alternativa è Spalletti

Né Milan né Roma si auguravano di dover trattare la questione-allenatore così presto, ma non sono ammessi errori nella successione a Mihajlovic e Garcia, in qualsiasi momento avvenga

Redazione

Non è solo l’oggi pieno di incertezze ad accomunare Milan e Roma. Molti indizi fanno credere che siano le preoccupazioni sul domani a condizionare le mosse di Adriano Galliani e Walter Sabatini. Non è un mistero che sullo sfondo ci sia per entrambi la figura di Antonio Conte che, per ovvi motivi, ora non è in grado di prendere impegni con nessuno. Ed è assai poco casuale che in alternativa sia Milan che Roma tengano sotto mira anche Luciano Spalletti ed Eusebio Di Francesco. È vero che dalle parti di Trigoria non impazziscono per i cavalli di ritorno, ma allo stesso tempo devono prepararsi a vagliare altre candidature oltre quella del c.t. azzurro. Sì, perché all’orizzonte c’è un’autentica sfida, con i soliti trabocchetti.

In questa ricca galleria di aneddoti è significativo ricordare che il manager romanista nelle scorse settimane ha contattato Marcello Lippi per proporgli un incarico semestrale, un sorta d’interregno. Ma lui ha rifiutato. Ecco perché sarà interessante capire se la proposta rossonera sarà per un periodo più lungo, in condominio (per ora solo) con Christian Brocchi.  Ovviamente anche Luciano Spalletti (appena liberatosi dalla Zenit) chiede garanzie contrattuali rilevanti per tornare in Italia dalla porta principale. Ma queste sue giustificate aspettative, al momento, non possono essere soddisfatte dai due club contendenti. Un discorso a parte merita Di Francesco, legato al Sassuolo e in predicato anche di altre candidature. Anche il tecnico abruzzese è entrato nei pensieri delle due società la scorsa estate. Nulla di più facile che il suo nome torni d’attualità più avanti. In definitiva questo complicato Risiko è solo all’inizio. Né Milan né Roma si auguravano di dover trattare la questione-allenatore così presto, ma non sono ammessi errori nella successione a Mihajlovic e Garcia, in qualsiasi momento avvenga.

(C.Laudisa)