Una nuova avventura con la nazionale, dopo il boccone amaro digerito per l'esclusione al mondiale scorso. Alessandro Florenzi è pronto a ricominciare con Antonio Conte, questa volta nel ruolo di terzino. «Sì, il ruolo mi piace tanto, ci sto lavorando da un paio di mesi. La posizione me l’ha cucita addosso Garcia. Spero di dare il mio contributo anche in Nazionale. Conte, comunque, può farmi giocare dove vuole, non è un problema. Il c.t. ha ragione, devo migliorare la fase difensiva, però cresco giorno dopo giorno, ma quando cominci da zero è più facile crescere con l’aiuto dei compagni e dell’allenatore. Tutti mi stanno dando una mano, l’anno scorso Balzaretti mi è stato di grande aiuto». Cambiare ruolo, come riporta l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", può avere i suoi aspetti positivi. «Esatto. Se lo vedi da un altro punto di vista, il discorso è diverso. Io vedo che attacco e che non ho l’uomo addosso e per me è più facile. Certo, per la Nazionale quello che conta è giocare. Dovremo cercare di fare il meglio durante gli allenamenti ed essere pronti». Ma per dire sempre di sì probabilmente ha perso un Mondiale. «Quello è un cassetto chiuso, anche se il Mondiale rimane un mio sogno. La maglia azzurra ti dà cose che non ti dà la maglia del club, è la tua Nazione e devi difendere quei colori». Allo stadio, oggi ci sarà anche Renzi. «Gli vorrei domandare come vede la Fiorentina...(ride). Gli direi di cercare di fare sempre meglio per l’Italia. Noi possiamo aiutarlo»
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«Con la Roma e l’azzurro corro e vinco da terzino»
"Il ruolo mi piace tanto, ci sto lavorando da un paio di mesi. La posizione me l’ha cucita addosso Garcia. Spero di dare il mio contributo anche in Nazionale"
Sul campionato invece: «Quest’anno ci siamo messi a posto, ma il mercato della Roma è partito tenendo i giocatori forti, da Nainggolan a Pjanic e aggiungendo un top player come Dzeko che ci darà tanto. Chi si è davvero rinforzata è l’Inter. Bisognerà vedere se Mancini riuscirà a mettere insieme i giocatori e a dare fastidio a noi, alla Juve e al Milan. I bianconeri hanno rinunciato a tanti campioni, ma ne ha tanti altri. Per noi sarà difficile, ma ci proveremo».
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