(Gazzetta dello Sport - M.Calabresi)- Spettatori paganti, 11.272; abbonati, 18.400. L'11 aprile, giorno di Roma-Udinese, all'Olimpico non si arrivò neppure a 30mila. Eppure fu la serata che sembrava potesse aver cambiato la stagione della Roma. Che quella partita la vinse 3-1 (Osvaldo, Totti e Marquinho): Lazio sconfitta dalla Juventus, Napoli battuto in casa dall'Atalanta, terzo posto a soli quattro punti con sei partite da giocare. «D'ora in poi, può succedere qualsiasi cosa», disse Luis Enrique. Peccato che la Roma continuò a zoppicare, e dal sogno Champions si passò all'incubo (poi realtà) di non fare neppure l'Europa League.
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Carica Olimpico: la Roma ha l’uomo in più Con il Bologna in 50mila
(Gazzetta dello Sport – M.Calabresi) – Spettatori paganti, 11.272; abbonati, 18.400. L’11 aprile, giorno di Roma-Udinese, all’Olimpico non si arrivò neppure a 30mila.
Cambio di rotta Domani, da quell'ultima gioia all'Olimpico, saranno passati 158 giorni. Spettatori previsti, tra i 45 e i 50mila; abbonati, quasi 25mila. Per abbonarsi, c'è tempo fino a domani: a Trigoria sanno che è un traguardo difficile, ma non impossibile da raggiungere. Lo splendido colpo d'occhio visto nell'amichevole contro l'Aris del 19 agosto e contro il Catania una settimana dopo si ripeterà anche nella «prima» in orario pomeridiano. L'Olimpico ha voglia di Roma, e voglia di tornare a sentire Grazie Roma al triplice fischio: da quel Roma-Udinese, tre pareggi (tutti per 2-2, contro Napoli e due volte con il Catania) e una sconfitta, quel 2-1 con la Fiorentina che di fatto ha sancito la fine dell'era asturiana.
Febbre Olimpico Zeman, la campagna acquisti e le iniziative promosse dalla società per avvicinare i tifosi alla Roma hanno colpito nel centro: da quest'anno, sul sito del club, si possono anche acquistare con largo anticipo i biglietti per tutte le gare all'Olimpico (derby escluso), evitando file dell'ultima ora. Idea che ha già portato alla vendita di oltre 20mila biglietti, con punte per i big match contro Juventus, Milan e Inter, nonostante alla sfida con i rossoneri, prima in ordine di tempo, manchino tre mesi. A Totti (che ieri ha svolto regolarmente con il gruppo i due allenamenti), invece, manca solo un gol per raggiungere Altafini e Meazza a quota 216: il capitano ci sarà, al Bologna in Serie A ha già segnato sette gol, tra cui un rigore a cucchiaio nel 2000, pochi mesi prima di quello più celebre all'Olanda e del colpo di testa che il 1 ottobre aprì la cavalcata verso il terzo scudetto. Non finì nell'almanacco, ma nel cuore, la standing ovation che il pubblico tributò al 90' dell'ultimo Roma-Bologna (1-1, gol di Pjanic), quando Totti fece uno scatto da ventenne per andare a pressare Gillet.
Tre, numero perfetto Roma-Bologna, per tre romanisti, sarà l'esordio all'Olimpico da titolari, per Goicoechea l'esordio assoluto: Mattia Destro è il più atteso, ma dalla scaletta saliranno per la prima volta con i compagni anche Panagiotis Tachtsidis e Alessandro Florenzi. E tre è anche il numero di partite sulla carta alla portata che accompagneranno Zeman alla prima sfida (sul campo) contro la Juventus: dopo il Bologna, il Cagliari a Is Arenas prima di tornare all'Olimpico contro la Sampdoria. Facesse sei punti, a sfondare il muro dei 50mila la Roma ci metterebbe un attimo.
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