rassegna stampa

La carica di Garcia «Battere il Real è sempre una gioia»

I giallorossi battono gli spagnoli ai rigori con un penalty parato da De Sanctis a Vasquez. A tratti, infatti, si è rivista la migliore versione della Roma di Garcia

Redazione

Inutile nasconderlo, battere il Real Madrid – sia pure in amichevole e ai calci di rigore – è una polizza assicurativa per un’estate serena. Un anno fa successe negli Usa grazie a un 1-0 firmato da Totti, ieri invece la festa è andata in scena a Melbourne, dove la Roma – nell’International Champions Cup – si è imposta 7-6, dopo che i tempi regolamentari erano finiti 0-0.

KEITA VS PEPE  Che a «matare» il toro madridista dal dischetto sia stato Keita, ex Barcellona, è solo una gustosa coincidenza soprattutto perché il maliano, prima dei tiri finali, si è rifiutato di stringere la mano a Pepe, per via di vecchie ruggini mai cancellate, derivanti dagli insulti razzisti ricevuti dall’africano ai tempi della Supercoppa spagnola 2011. In ogni caso, tutto è potuto finire in gloria perché pochi attimi prima era stato De Sanctis a parare il rigore di Vazquez, l’unico sbagliato da parte della banda Benitez. Comunque, le scene di giubilo per una partita disputata davanti a oltre 82.000 spettatori – tra cui Romagnoli, chiaramente pronto all’addio al netto di un affaticamento apparso diplomatico – hanno anche una motivazione tecnica. A tratti, infatti, si è rivista la migliore versione della Roma di Garcia, quella attenta nelle coperture – grazie al perenne sacrificio degli esterni d’attacco – e rapida nei rovesciamenti di fronte, con Gervinho (premiato come migliore in campo) ritornato ai livelli di un tempo.

TRAVERSA DDR Se volessimo raccontare il match in poche emozionanti istantanee, basterebbero queste: De Rossi ha colpito una traversa su azione seguente ad angolo (4’); Marcelo ha salvato sulla linea un diagonale di Totti (6’); Navas ha respinto in tuffo una zampata in acrobazia di Uçan (32’); Bale ha mandato fuori di testa di un soffio a inizio ripresa (8’); l’arbitro ha ignorato un «mani» in area di Torosidis su cross di Danilo (38’); De Sanctis ha deviato di piede un tiro a botta sicura di Vazquez (39’) e Destro ha concluso fuori un’azione avviata da Pjanic (42’). Certo, le note meno liete si sono viste da un attacco poco cinico, che Garcia però ha giustificato: «Davanti manchiamo ancora di rapidità e coordinazione». In compenso, c’è stato l’omaggio di Bale a Totti, a cui il gallese ha chiesto la maglia autografata.

BENITEZ APPLAUDE Come si vede, al netto di qualche errore di mira da parte di Bale, Sergio Ramos e Carvajal, la Roma ha meritato la vittoria. Totti,poi, parlando del Real, si è tolto anche un paio di sassolini, definendo «una vergogna» il trattamento a Casillas e «una mancanza di rispetto» quello per Ancelotti. Parole diverse, invece, sono arrivate da Garcia. «Mi è piaciuta soprattutto l’organizzazione difensiva, abbiamo fatto una partita seria. È sempre importante vincere, anche ai rigori». E Benitez alla fine concede: «La Roma potrà fare una stagione importante». In attesa che il City martedì confermi i progressi, è proprio quello che il presidente Pallotta si aspetta.