(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) - Al volante ci sarà Bradley, che viene da un'amichevole con gli Usa giocata ancora una volta da protagonista assoluto. Al suo fianco tornerà finalmente Pjanic (con cui Zeman ha avuto un colloquio chiarificatore giovedì pomeriggio) e ci sarà Florenzi, che dovrà ancora correre per chilometri e chilometri, sempre che ce la faccia, vista l'intensità a cui è costretto costantemente da quattro mesi tra Roma e impegni azzurri (Under 21 e prima squadra). In caso contrario, Marquinho è pronto a dare un mano, anche da subito. Qualsiasi cosa Zeman scelga, sarà comunque un centrocampo inedito, tutto nuovo. Esattamente l'ottavo di questa stagione, dove il più gettonato finora è stato il terzetto composto da De Rossi-Tachtsidis-Florenzi (utilizzato in tre trasferte, quelle con Inter, Juventus e Genoa).
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Bradley c’è: cambia ancora il centrocampo, guida l’americano
(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – Al volante ci sarà Bradley, che viene da un’amichevole con gli Usa giocata ancora una volta da protagonista assoluto.
Aspettando il Toro Guiderà Bradley, dunque, che per Zeman è sempre stato la prima vera alternativa a Tachtsidis nel ruolo di regista, anche se poi il boemo ha ceduto alla volontà popolare (e non), utilizzandoci De Rossi. Stavolta, invece, tocca a Michael, che in quel ruolo nel Chievo ha fatto sempre molto bene. «Volevamo vincere il derby a tutti i costi, sia per noi sia per i tifosi — dice il centrocampista americano —. Il fatto di non esserci riusciti non ci fa però perdere convinzione in quello che stiamo facendo. Dobbiamo continuare a lavorare e sono convinto che le cose cambieranno». Intanto, cambierà ancora una volta il centrocampo, che con il Torino sarà appunto tutto nuovo. «Ma non c'è incompatibilità tra le caratteristiche tecniche della squadra e il gioco di Zeman — continua Bradley — Piuttosto in questo momento ci manca un po' di fortuna nei momenti importanti delle partite. Intanto vinciamo lunedì con il Torino, poi a tutto il resto ci penseremo dopo».
Differenze Bradley, rispetto a Tachtisidis, lunedì nel ruolo di regista offrirà sicuramente meno giocate in verticale, ma in compenso ha più qualità nella pressione del pallone e fa la fase difensiva in maniera più intelligente ed equilibrata. A conti fatti, dunque, la Roma dovrebbe essere più compatta, come posizioni e tempi, evitando quegli sfilacciamenti che quest'anno si sono visti fin troppe volte. Al resto, appunto, ci dovrà pensare la fantasia di un Pjanic carico a mille (e che vorrà ancora una volta dimostrare al boemo di sbagliarsi sul suo conto) e la corsa di un Florenzi che stavolta verrà spostato a sinistra e che se dovesse giocare Dodò, dovrà dare ancora di più una mano in fase di non possesso, dove il brasiliano per ora ha palesato profonde difficoltà. L'obiettivo, chiaramente, è una vittoria che dia respiro alla Roma. «Il campionato è lungo, pensiamo una partita alla volta e alla fine faremo i calcoli — chiude Bradley — Io, un dollaro sulla nostra qualificazione in Champions continuo a scommettercelo senza problemi». Già, forse però perché è solo un dollaro...
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