(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese)È una Roma che piace sempre di più quella di Zdenek Zeman, ma soprattutto che colleziona record. A cominciare dai gol, il vero marchio di fabbrica della squadra giallorossa: 42 reti all'attivo (compreso il 3-0 a tavolino di Cagliari), miglior attacco della Serie A, con una media di 2,33 gol a partita (media che sale a 2,36 se si considera anche la Coppa Italia).
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Attacco da scudetto: 42 gol Il boemo mai partito così forte
(Gazzetta dello Sport-A.Pugliese) È una Roma che piace sempre di più quella di Zdenek Zeman, ma soprattutto che colleziona record. A cominciare dai gol,
Quanti record I numeri della Roma girano tutti intorno al reparto offensivo. Del resto, non potrebbe che essere così. Zeman sta polverizzando tutti i suoi predecessori: l'ultima Roma, quella di Luis Enrique, segnava una media di 1,52 gol a partita (64 in 42 gare), Montella si era fermato a 1,37 (22 gol in 16 gare), Ranieri a 1,67 (140 gol in 84 partite) e Spalletti a 1,85 (414 reti in 224 incontri). Insomma, quel 2,36 è lontano anni luce, come i 32 punti del boemo, che in Serie A non era mai partito così forte (nel '94-95, con la Lazio, si fermò a 31). E se non ci fosse stata Verona, ci sarebbe stato anche un altro record: a segno in 16 gare consecutive (vere, senza contare Cagliari), mai successo prima ai giallorossi. Ma la Roma è anche in testa alle reti segnate di testa (con i tre al Milan sono dieci, la Fiorentina ne ha segnati 8, Siena e Torino 7) e da giocatori subentrati in corsa (6, Chievo, Fiorentina, Parma e Pescara seguono con 5). E poi c'è Totti, l'uomo assist, quello che ne ha dispensati più di tutti (46, insieme a Pirlo), di cui ben 5 decisivi (come Cassano, Vucinic, Giovinco e Hamsik).
Coppa Italia Intanto la Roma ha presentato istanza formale alla Lega in merito al cambiamento di sede per i quarti della Coppa Italia con la Fiorentina, in programma il 16 gennaio a Firenze. I giallorossi avrebbero dovuto giocare in casa il 9 gennaio in virtù della miglior «posizione» nel sorteggio estivo ma la concomitanza con Lazio-Catania aveva determinato l'inversione. Necessità che, secondo la Roma, non c'è più, visto lo spostamento della partita di una settimana
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