rassegna stampa

Assalto Zeman «Conte? Certi sfoghi erano da squalifica… Roma da scudetto»

(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Dovevano essere in 50.000, probabilmente saranno anche di più. L’entusiasmo per Zeman è dilagante ed è tornato a rielettrizzare Roma.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) Dovevano essere in 50.000, probabilmente saranno anche di più. L'entusiasmo per Zeman è dilagante ed è tornato a rielettrizzare Roma. Stasera, però, il boemo spera che sia lui a restituire la scossa alla gente. «Mi sento a casa, vorrei dare delle emozioni, piazze come questa non ce ne sono».

Di nuovo in A dopo sette anni.

«Sarà una gara difficile, questo caldo non ci ha permesso di lavorare a ritmi alti».

Torna dopo le mille polemiche con la Juventus.

«Io dormo tranquillo, loro poco. Conte? Era un processo sportivo, è diventato mediatico. Una volta se uno diceva certe cose veniva deferito e squalificato. E poi Conte non ha mai rivelato cosa ha detto o fatto negli spogliatoi. In Italia se denunci non sei credibile, se non denunci c'è l'omessa denuncia. Ma da Conte non ho mai sentito: "Io ho detto questo"».

Gli scommettitori indicano la Roma come anti-Juventus. Lei allo scudetto ci crede?

«Devo e voglio crederci, perché credo in quello che sto facendo. Altrimenti è inutile».

Stekelenburg potrebbe andare via per Goicoechea?

«L'olandese è uno dei migliori portieri d'Europa, ma si può giocare anche senza di lui. Goicoechea l'avevo già segnalato al Pescara, mi piace. È una buona operazione a basso costo».

Ma tra Stekelenburg e Lobont chi preferisce?

«Sono due nazionali e due ottimi portieri, sono felice di averli. Chi giocherà tra i due? L'anno scorso sono partito con Pinsoglio, poi non ne parava una e ho cambiato. Vedremo».

E se la Roma vendesse «Stek» per far quadrare i conti?

«Non conosco i conti del club, ma è importante mantenere un equilibrio. Se non ci si riesce, servono sacrifici. L'hanno fatto tutti: Milan, Inter...».

Bojan è sul mercato?

«Mai pensato di sostituirlo: è un giocatore importante, tecnicamente molto valido. Viene dal Barça, certi automatismi ce li ha. Non è al meglio, ma spero ci possa aiutare. Se poi mi verranno a dire che se ne vuole andar via è diverso. Ma non penso sia così».

Punterebbe su un tridente Destro-Totti-Osvaldo?

«Per me gli esterni sono Lamela, Lopez e Bojan, gli altri possono giocare ovunque».

Lamela-Lopez: chi è avanti?

«Alla pari, nel senso che hanno capito poco entrambi. Il problema è fare squadra, giocare insieme, capire i tempi giusti e dove andare a giocare. Questi concetti ora ancora non ce li hanno. Ma sono tecnicamente e fisicamente eccezionali, spero migliorino».

Le mancherà stavolta Destro?

«Vorrà dire che sarà più riposato per la prossima».

Totti tornerà in doppia cifra?

«È uno dei giocatori più forti della storia, dipenderà da quello che la squadra saprà fare intorno a lui. Con lui Di Francesco fece 11 gol, può succedere anche con Pjanic».

Non è azzardato partire con Marquinhos e Romagnoli dietro Burdisso e Castan?

«I due ragazzini hanno qualità, sono la mia gioia. Presto magari saranno Burdisso e Castan a fare la panchina a loro».

De Rossi l'ha trovato diverso. Lei come ha trovato Daniele?

«Come me lo aspettavo, anche come atteggiamento: da professionista, anche se so che gli ha pesato allenarsi da solo».

Per chiudere, perché ha convocato solo 20 giocatori?

«È inutile portare gente che non hai intenzione di utilizzare. Dalla tribuna la partita si vede meglio. E si impara».