rassegna stampa

Alto e basso, sempre Florenzi: «Serve una Roma più cattiva»

"Sto cercando di lavorare sempre meglio per diventare un giocatore importante e per farmi conoscere anche fuori dall’Italia"

Redazione

Anche stasera di palloni pesanti Florenzi ne dovrà giocare tanti, in una sfida determinante per il futuro della Roma in Champions. Come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello SportAlessandro sembra quasi Gigi la trottola, se non fosse che il pallone da basket pesa molto di più di quello da calcio.

Altra gara, altro giro. Niente più terzino destro, neanche a centrocampo come in Nazionale o nell’inizio della sfida con l’Empoli, ma di nuovo alto a destra, proprio come nelle due precedenti stagioni di Garcia. E come a Palermo e contro i toscani.

«Vuol dire che sto facendo delle buone prestazioni, gol a parte. Sto cercando di lavorare sempre meglio per diventare un giocatore importate e per farmi conoscere anche fuori dall’Italia».

Con lui, stasera la Roma proverà a fare un passo in più, magari anche ad andare oltre l’ostacolo. «Era da tanto che non giocavamo in Champions, l’anno scorso abbiamo fatto il possibile — continua Alessandro —. Rispetto a Borisov dovremo entrare con più cattiveria e restare concentrati sull’obiettivo, che poi è quello di tornare a casa con tre punti. Quest’anno vogliamo fare un piccolo salto di qualità, ma la qualificazione passa inevitabilmente da questa sfida e da quella di ritorno. E noi vogliamo dire la nostra a tutti i costi». Ecco perché poi serve equilibrio, perché le squadre che vogliono andare avanti non possono prescindere da questo aspetto. E quando hai un giocatore in casa come Florenzi, allora per un po’ dormi anche sonni tranquilli.