La fantasia al potere. Felipe Anderson da una parte, Miralem Pjanic dall’altra. Sono loro, soprattutto loro, che possono accendere il derby. Con un numero ad effetto, con una giocata che non ti aspetti, con il classico coniglio estratto dal cilindro. Sono loro la speranza (dei propri tifosi) o l’incubo (di quelli avversari). Perché sono quelli che, quando meno te lo aspetti, possono rompere l’equilibrio della partitissima.
rassegna stampa
Accendono i tifosi. I sogni nei loro piedi
Felipe Anderson da una parte, Miralem Pjanic dall’altra. Sono loro, soprattutto loro, che possono accendere il derby.
IMMARCABILI Sfuggenti in tutti i sensi, anche relativamente al rispettivo futuro. Entrambi potrebbero lasciare la propria squadra a fine stagione. Pjanic perché ha mercato e perché il rapporto con l’ambiente giallorosso non è più idilliaco. Anderson perché è diventato l’oggetto del desiderio dei top club europei e perché se arrivasse l’offerta giusta anche Lotito potrebbe cedere. La Champions (intesa come secondo posto, però) può cambiare gli scenari. Tanto per Anderson quanto per Pjanic. Che sicuramente non avrebbero problemi a trovare un’altra squadra che la Champions la gioca. Ma poterla affrontare senza essere costretti a fare le valigie avrebbe un altro sapore. Un motivo in più per lasciare il segno oggi pomeriggio all’Olimpico. Entrambi l’hanno già fatto in un derby, ma le loro reti non sono coincise con vittorie della rispettiva squadra. Quella di Pjanic nel 2012 servì solo a rendere meno amara (32) la sconfitta della Roma. E quella di Anderson all’andata non è bastata per vincere (è finita 22). Ci proveranno ancora, Anderson e Pjanic. C’è da starne certi.
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