rassegna stampa

Stadio, 4mila atti da cambiare: nuova conferenza, l’iter può slittare

Sarebbe la terza conferenza dei servizi nella tormentata storia del progetto Tor di Valle

Redazione

Una pila di elaborati da cambiare, oltre quattromila atti. Troppi, forse, scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero, per concedere ai privati il permesso a costruire, senza ripassare da un’altra conferenza dei servizi ancora. Sarebbe la terza nella tormentata storia del progetto Tor di Valle (la quarta, considerando anche la conferenza “preliminare” convocata in Campidoglio nell’estate del 2014). L’idea ha preso piede tra gli esperti del dipartimento Urbanistica del Comune, quelli che, entro la fine della prossima settimana, pubblicheranno la variante per il nuovo stadio della Roma.

Una volta “sfornata” la variante, passeranno circa 90 giorni per osservazioni e controdeduzioni. A quel punto – dalla seconda metà di luglio in poi, nel migliore dei casi, guardando il calendario – la delibera dovrebbe essere votata prima dalla giunta comunale per poi passare al vaglio dell’Assemblea capitolina. Poi, in caso di voto positivo, la palla tornerebbe alla Regione per il voto di una delibera di giunta (in questo caso non servirebbe, invece, il passaggio nel Consiglio regionale).

I tempi? Accelerando al massimo, l’organismo potrebbe ottenere tutti i pareri dei vari enti coinvolti nell’arco di trenta giorni. Sempre che non spuntino altre complicazioni.