rassegna stampa

Quando Sabatini voleva Keita in giallorosso

A Formello sospettavano ci fosse l’ex diesse della Roma, amico fraterno dell’agente Calenda, dietro la rottura del Balde con il club di Lotito

Redazione

Ora Keita è diventato incedibile ed uno dei punti di forza della Lazio. E pensare che quest’estate Sabatini aveva studiato un piano diabolico per portarlo a Trigoria. Come scrive Alberto Abbate su Il Messaggero, a Formello sospettavano ci fosse l’ex diesse giallorosso, amico fraterno dell’agente Calenda, dietro la rottura del Balde giovane con la Lazio. Lotito non l’avrebbe mai venduto alla Roma, così il manager aveva studiato una cessione al Monaco per un anno di transizione prima del ritorno sull’altra sponda del Tevere. Una catapulta infernale scongiurata dopo l’addio di Sabatini. Così adesso Keita sogna un bacio di Giuda a un’altra pretendente. E mica una qualunque.

Dopo aver punito il Napoli, Keita punta la Roma per eguagliare il suo record in A: aveva segnato 5 gol in 23 gare nella stagione dell’esordio (2013/14). Poi appena uno in quella successiva e quattro proprio nell’ultima, ma in 31 partite.

Per il Financial Times uno dei giocatori chiave per la propria squadra. Messi, Ribery e Morata sono sul podio. Keita davanti a Cristiano Ronaldo, Cavani e Icardi, ma non a Dzeko, il più decisivo in A. Il bosniaco si dimentichi i suoi cross: ora Keita ha di nuovo la testa alla Roma, ma per tuffarsi sotto la Nord.