(La Gazzetta dello Sport - R.Palumbo) - E’ avvelenato da due gol irregolari il 4-2 con cui la Roma batte in rimonta il Catania e si issa per la prima volta nella stagione al quarto posto in classifica.
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La Roma dice grazie arbitro
(La Gazzetta dello Sport – R.Palumbo) – E’ avvelenato da due gol irregolari il 4-2 con cui la Roma batte in rimonta il Catania e si issa per la prima volta nella stagione al quarto posto in classifica.
Il 2-2 di Borriello arriva da un cross di Riise col pallone che ha già varcato la linea di fondo e il 3-2 del subentrato Vucinic è in netto fuorigioco. Moviola alla mano, lo ammette pure Ranieri nel bollente dopopartita, coi siciliani in silenzio stampa e il presidente Pulvirenti che spara a zero sull’arbitro Brighi e sul suo assistente Musolino, mentre anche Rosella Sensi ha di che lamentarsi per non si sa bene quale campagna di stampa a proprio danno.
Errori marchiani Da matita blu, che indirizzano un match bello e incerto, nel quale nessuna delle due squadre merita di perdere. E pensare che Musolino aveva cominciato con un colpo di classe, individuando il gol dell’ 1-1 di Silvestre, dopo quello in avvio di Borriello, con il pallone rinviato da Simplicio ma dopo avere superato la linea di porta. Un «fermo immagine» non facile da cogliere, un patrimonio di affidabilità sperperato nelle due circostanze successive.
Doppiette doc Anche se Pulvirenti attribuisce all’arbitro Brighi la doppietta decisiva, agli archivi passano quelle di Borriello e Vucinic, due coi quali la Roma può arrivare ovunque. Ranieri li propone, insieme a Totti e Menez per un 4-2-4 un po’ pazzo, quando al minuto 80 toglie Taddei per l’attaccante montenegrino. Tutti insieme in campo s’erano visti solo per quattro minuti di Roma-Bayern Monaco, anche lì per inseguire una rimonta (da 0-2 a 2-2) poi completata col 3-2 quando Pizarro prese il posto di Vucinic. Gol banali, dal doppio tap in di Borriello alle conclusioni ugualmente sottomisura di Vucinic, ma che danno il senso della potenza di fuoco che la Roma ha là davanti. Anche adesso che Totti fatica a vedere la porta e Adriano a ritrovare il peso giusto.
Ranieri double face E’ sbagliata la formazione del primo tempo, un ritorno al 4-2-3-1 che i giallorossi non sembrano più potersi permettere. Quello che nella Roma non funziona, al di là di un eccellente Catania, è il filtro davanti alla difesa che De Rossi, debilitato dall’influenza, e il troppo soffice Simplicio non assicurano, esponendo Juan e Mexes a diverse brutte figure. E’ il primo tempo del Catania, che dopo il gol a freddo di Borriello spopola per qualità di gioco, velocità e capacità di sfruttare le palle inattive, da cui, dopo un palo di Maxi Lopez ecco l’ 1-1 di Silvestre mentre il sorpasso arriva in contropiede sull’asse Gomez-Maxi, i due più bravi. Ranieri rivoluziona la Roma nell’intervallo: fuori De Rossi e Simplicio, dentro Greco e Perrotta. Cambia anche il modulo, col ritorno al 4-3-1-2, Taddei-Greco-Perrotta davanti alla difesa, chiavi della squadra affidate al più giovane della compagnia che ricambierà la fiducia. E’ subito 2-2, complice Musolino, ma per completare l’opera ci vuole il ricorso al «desaparecido» Vucinic. Dieci minuti più recupero per una doppietta che al netto degli errori arbitrali pesa come il gol vincente realizzato in extremis all’Inter, arrivando anche lì dalla panchina.
Giampaolo piace E’ bello il suo Catania, anche se i cambi della ripresa, squadra un po’ stanca, non lo aiutano. Gioca al calcio, si muove compatto, con un centrocampo folto ma con giocatori tutti votati alle ripartenze. Sapessero finalizzare meglio certe superiorità numeriche viste all’Olimpico sia con la Roma che in precedenza nell’ 1-1 con la Lazio, sarebbero dolori per tutti. Maxi Lopez, infine, è pronto per tornare nel grande giro. Musolino, invece, per una sosta ai box
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