"Aspettiamo un attimo. Mi sembra che la salma sia ancora calda". Luca Montuori, assessore all'Urbanistica della giunta 5S risponde così a chi gli chiede lumi sul futuro dello stadio della Roma, scrive "Repubblica". Poi si corregge: "Volevo dire la situazione. È calda, mi pare evidente. E noi siamo parte lesa. Siamo amareggiati. L’altra mattina ho acceso il computer e credevo di leggere il Vernacoliere". Ecco le dichiarazioni dell'assessore:
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Montuori: “Ora cerchiamo di salvare questo stadio”
Parla l'assessore all'Urbanistica: "Le verifiche partiranno a brevissimo. Se la procedura, come sembra, non avrà problemi amministrativi, non sarà demolita"
Quando partiranno le verifiche sull’iter?
«A brevissimo. Se la procedura, come sembra, non avrà problemi amministrativi, non sarà demolita».
C’è già una soluzione per andare avanti?
«In questo momento non sono in grado di dirlo. La sindaca e il dg della Roma, Baldissoni, si sono espressi in modo chiaro: servono approfondimenti».
Per esempio sull’assenza del ponte di Traiano. Avrà letto le intercettazioni...
«Faccio affidamento sui dati degli studi di mobilità in nostro possesso. Non su intercettazioni estrapolate dal contesto».
Dalle carte emerge il sistema Parnasi. Lei che rapporti aveva con il costruttore?
«Sono il titolare dell’Urbanistica, se dicessi di non ricevere mai imprenditori non sarei credibile. Cene? Mai, solo riunioni con tutti i soggetti in gioco su Tor di Valle».
Torniamo allo stadio. Che fine fa la variante al prg?
«Noi abbiamo scritto a Eurnova, la società di Parnasi, appena abbiamo letto i giornali: “Fateci sapere chi sono ora gli interlocutori”. Non dobbiamo fare errori che in futuro ci possano mettere in difficoltà. La variante in aula a luglio? Difficile, ma non si sa mai».
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