“El Mago“. Così si diceva – al suo arrivo nella capitale – venisse soprannominato Leandro Paredes in Argentina. L’ex talento del Boca Juniors, però, – soffiato al Chelsea e all’Arsenal con la formula del prestito con diritto di riscatto a 4,5 milioni – ha fatto sapere che l’etichetta è nata proprio qui a Roma dove, finora, ha disputato 114 minuti, partendo da titolare solamente nell’ultima gara a Palermo. “El Heredero“, “l’erede”: è questo, invece, il nomignolo che si era conquistato in Sud America quando, dopo l’addio di Juan Román Riquelme al Boca Juniors, aveva preso sulle spalle il centrocampo del club di Buenos Aires, a dispetto delle pressioni e della sua giovane età.
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Paredes pronto a stregare Garcia
'El Mago' potrebbe trovare spazio e continuità già a partire dal match di Coppa Italia contro l’Empoli: avrebbe bisogno di giocare per dimostrare le sue qualità e di poter essere un elemento importante per la rosa giallorossa.
“E’ il momento di dimostrare quanto è bravo – dichiarò Riquelme durante la conferenza stampa di addio al club – E’ giovane, così come ero io quando arrivai qui: gioca in modo fantastico ed è ora, per lui, di raggiungere tutti i suoi obiettivi“. Parole a cui il baby talento ha dato seguito con 29 presenze, 5 gol e un contributo fondamentale per dare armonia alla manovra della squadra: il 28 ottobre 2012, a dieci minuti dal fischio finale del Superclásico, Falcioni lo schierò in campo sul 2-1 per il River. Con sorprendente applicazione, entrò sul terreno di gioco dell’”Estadio Monumental” dando il via all’azione del pari dopo pochi minuti.
Visione di gioco e assist le sue doti naturali. Carisma e personalità quelle ostentate in periodi di forte pressione durante questa prima parte di stagione con la Roma.
Le stesse che hanno spinto Garcia a considerarlo, sin dal suo ritorno in estate dall’esperienza al Chievo Verona (solo 15 minuti in campo contro il Torino), come uno dei concorrenti per l’abbondante reparto mediano della squadra. Al punto di mandarlo in campo (sul punteggio di 2-2) nella sfida scudetto allo Juventus Stadium dello scorso 5 ottobre e, da titolare, nel pari del Barbera di sabato scorso: “Ha tanta concorrenza – le parole del tecnico francese a Roma Radio – Quando ci sono De Rossi, Nainggolan, Keita è difficile trovare spazio per un giovane come lui. Ma lo dico da tempo, è pronto a giocare ed è cresciuto“.
Potrebbe trovare spazio e continuità già a partire dal match di Coppa Italia contro l’Empoli: avrebbe bisogno di giocare per dimostrare le sue qualità e di poter essere un elemento importante per la rosa giallorossa. Con il ritorno di De Rossi e Nainggolan tra i convocati (non ci sarà Strootman) sarà chiamato, con tutta probabilità, a comporre il reparto di centrocampo contro i toscani. A Palermo Garcia aveva preferito inserirlo titolare piuttosto che optare per un cambio di modulo: cambio che, di fatto, è avvenuto (con un 4-2-3-1) grazie alla sua capacità di giocare dietro la linea d’attacco (come accaduto nella prima parte di gara), e arretrare nella seconda frazione di gioco, per consentire l’avanzamento di Miralem Pjanic. Rudi Garcia ha apprezzato molto la sua disponibilità a prendere in mano il possesso palla e mettere ordine in un assetto che aveva molto di sperimentale: anche contro l’Empoli ci si aspettano innesti dalle seconde linee (vedi Cole ed Emanuelson). Paredes, così come il suo amico Iturbe, è pronto a dimostrare che la società giallorossa non ha sbagliato a puntare su di lui.
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