(Il Romanista - T.Cagnucci) - Sono otto anni che ci sta.
rassegna stampa roma
«Questa preparazione mi piace»
(Il Romanista – T.Cagnucci) – Sono otto anni che ci sta.
È tanto, sembra di meno, a volte è sembrato troppo (per qualcuno) per quelli che lo hanno criticato: però alla fine, o all’inizio come quest’anno, Don Rodrigo Taddei è sempre presente. [...]
Dodò?
Ha avuto un infortunio serio, è già tornato. Alla fine la preparazione ci darà un vantaggio per il campionato, che sarà il nostro obiettivo.
Sempre grandi numeri con i palleggi...
I freestyle (ride, ndr), cerchiamo di divertirci alla fine dell’allenamento.
Florenzi?
Ha una grande personalità, è un giocatore di prospettiva. Presto per lui si parlerà di Nazionale, è un grande giocatore e un ragazzo per bene.
Il rapporto con Zeman?
Ho avuto un buon rapporto con tutti gli allenatori. Il miglior modo, per dirlo alla romana, è non rompere le palle e impegnarsi.
Sei sempre rimasto a disposizione, anche quando non hai giocato. Cosa ti dà questa serenità?
Un po’ tutto. La mia famiglia, anche se distante, mi sta vicino e mi dà più serenità per fare le cose fatte bene e non perdere la testa. Tutti tendono a rilassarsi. Io mi ritengo fortunato, perché ho degli amici che mi sono stati vicini nei momenti difficili. I tifosi che ti rispettano, poi, è la soddisfazione più bella per un calciatore.
Ti abbiamo visto molto vicino a Lucca e Dodò
. È un ragazzo dotato di una forza notevole. È umile, ha voglia di imparare, altrettanto Lucca. La lingua è la cosa più difficile, riguardo al calcio Dodò ha dimostrato di essere da nazionale. Sono due giovani di grande prospettiva.
Quest’anno meno pallone e più fondo. Questa preparazione è migliore?
Mi piace, ci dà la sostanza per tutto l’anno. L’abbiamo dimostrato con Spalletti, la parte di corsa è più o meno uguale. Negli altri anni ho lavorato da solo per aumentare la corsa, quest’anno credo andrà meglio per tutti.
Esterno basso, ti trovi bene?
È il secondo anno, conosco la difficoltà, in quel ruolo non si deve sbagliare un pallone.
Dove può arrivare la Roma? Cosa c’è di diverso rispetto allo scorso anno?
È presto per dirlo. Il precedente allenatore non conosceva il calcio italiano e ha cercato di imporre il suo gioco, non riuscendoci. La qualità nella squadra non manca, quest’anno speriamo di divertirci di più.
La Hall of Fame. Quale giocatore brasiliano inseriresti?
Anche per la posizione, direi Cafù. Per la persona e soprattutto per quello che ha vinto, è un giocatore da rispettare e che non deve mai mancare.
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