Può un salvataggio sulla linea all’ultimo minutocambiare la storia di un calciatore? È quello che si augura Bruno Peres, autore a Kharkiv, mercoledì scorso, di un intervento che consente alla formazione giallorossa di mantenere vive le speranze di qualificazione ai quarti di Champions. Il terzino brasiliano è il classico "eroe" che non ti aspetti: ormai separato in casa, con la società che sta provando a cederlo in Brasile dove il mercato è ancora aperto, considerato una sventura dalla maggior parte dei tifosi – che hanno fatto il tifo per la guarigione di Florenzi per non correre il rischio di vederlo titolare – Peres spera che il suo intervento possa cambiare la sua storia in giallorosso, e magari riabilitare la sua immagine. Chi sta vivendo un momento d’oro, invece, è Cengiz Under, che con il gol allo Shakhtar si è preso le luci della ribalta anche nel panorama europeo. La Uefa ieri lo ha inserito nella formazione ideale dell’andata degli ottavi di finale di Champions League, e alcune agenzie di scommesse hanno deciso di quotare la possibilità che entro il 2023 vinca il Pallone d’oro. Ipotesi, questa, che sarebbe pagata 50 volte la posta, nemmeno troppo vista la concorrenza. Un altro che non ha bisogno di guadagnare posizioni è Alisson. Il brasiliano è stato il terzo protagonista positivo della trasferta di Champions, e le sue parate valgono come il gol di Cengiz o il salvataggio di Bruno Peres. È ormai considerato tra i primi portieri al mondo, e su di lui si sta scatenando l’interesse dei club più importanti: la Roma vorrebbe blindarlo con un rinnovo di contratto con clausola altissima, consapevole che a fine stagione arriveranno offerte difficili da rifiutare.
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Peres, salvataggio che riabilita. Alisson e Under, certezze d’oro
Il terzino brasiliano, con il suo salvataggio nei secondi finali contro lo Shakhtar, tiene ancora vive le speranze dei giallorossi in Champions
(G. Piacentini)
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