""Non devo chiedere scusa a nessuno, chi chiede scusa è perché non ha fatto il massimo. E noi lo abbiamo fatto". Non ci sta, Eusebio Di Francesco. La Roma deve già archiviare la prima competizione stagionale, la Coppa Italia, eliminata dal Torino, ma come riporta "Il Corriere della Sera", il tecnico giallorosso rispedisce al mittente le critiche di chi lo ha accusato di aver cambiato troppo: dieci calciatori, rispetto alla gara con il Cagliari. «La squadra ha dato il massimo – le sue parole – sono dispiaciuto. Non posso dire che sia stata una prestazione negativa, non ho visto una squadra allo sbando. Abbiamo commesso qualche errore sui calci piazzati, ma per me è stata una buona gara sotto il profilo delle occasioni. C’è stato un pizzico di sfortuna, ma dobbiamo essere più determinati sotto porta. La cattiveria è una qualità che non si compra al mercato, va allenata".
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DiFra: “Non devo chiedere scusa”
Il tecnico rimanda al mittente le critiche: "La squadra ha dato il massimo, abbiamo commesso degli errori ma non è stata una prestazione negativa"
Dopo quello contro il Cagliari di sabato scorso, ieri sera un altro rigore sbagliato. Stavolta sul dischetto è andato Dzeko, invece di Perotti, che si è fatto ipnotizzare da Milinkovic-Savic. "Ha tirato Dzeko perché se la sentiva di battere, Edin era convinto di fare gol ma non ci è riuscito. Peccato, è stato un errore fastidioso, poteva servirgli anche a livello psicologico". In una serata complicata, una delle poche note positive arriva dalla prestazione di Patrik Schick. "Sono contento per il gol – il giudizio di Di Francesco – si è mosso bene sia da solo sia in coppia con Dzeko nel 4-2-4. Ha bisogno di giocare e il gol sarà un’iniezione di fiducia per il futuro".
"(G. Piacentini)
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