(Giovanni Gallo)Massimiliano Ceci è un grande collezionista di cimeli giallorossi, uno degli organizzatori della Mostra dei tifosi per gli 80 anni della Roma che si tenne a Testaccio nel 2007 e l'autore del libro "La maglia che ci unisce". L'abbiamo intervistato per sapere un'opinione sulla nuova maglietta della Roma:
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Maglia Roma, parla l’esperto. Ceci: “Ottimo prodotto, ricorda la maglia della stagione 86-87. E’ unica per l’assenza dello sponsor tecnico, mai capitato dagli anni 70”
(Giovanni Gallo) Massimiliano Ceci è un grande collezionista di cimeli giallorossi, uno degli
Prima di tutto le chiedo se le piace la nuova maglia presentata a Trigoria?
Si, il colore, il disegno non sono male. C'è questa grossa anomalia dell'assenza del logo della casa produttrice che la caratterizza, però la scelta cromatica e anche il design sono studiate bene. La preferisco a quella dell'altro anno.
Prima Zanzi, poi Il direttore commerciale Winterling (intervistato da Roma Channel) hanno sottolineato come "I giocatori sono rimasti stupiti perché ha diversi elementi che rispettano storia e tradizione". E' d'accordo con queste parole che, in riguardo al richiamo della tradizione, vennero fatte anche durante la presentazione dello scorso anno all'Ara Pacis?
Si, è vero. Però, a differenza dell'anno scorso, c'era un tessuto lucido che mal si abbinava alla tradizione. Questo ha un materiale più opaco, meno sintetico. Sono rimasto molto sorpreso in senso positivo. Anche il design, un pò retrò, mi ricorda la Nazionale francese. Pensiamo che non è una maglia di una casa produttrice, è stato fatto un lavoro di ricerca molto buono. L'unica cosa che mi lascia perplesso è la stampa dei numeri che non è eccezionale, mi sembra un pò troppo semplice.
Osservando le caratteristiche di questa maglia, notiamo: il numero personalizzato in basso diverso per ogni maglia, l’anno della fondazione della Roma sul colletto, un tricolore con la scritta: “UNICA COME TE" e il logo inserito nel numero. Tutto questo rende una maglia 'unica', come sottolineato spesso durante la presentazione?
L'unicità della maglia è solo nell'assenza della marca: è l'unica cosa che ci riporta agli anni settanta, dagli anni settanta in poi è sempre comparso il marchio. L'anno di fondazione, la scritta, sono cose che negli ultimi anni vanno molto di moda. Il numero di serie diverso per ogni maglia è un'altra cosa che la caratterizza. Ogni maglia è un oggetto a sé, però non è così importante. La bellezza è la cosa che la rende unica nella memoria della gente, non queste cose. Anche con la Diadora c'erano dei numeri particolari.
Il colore?
Da un punto di vista della ricerca cromatica è stato molto bello. L'amaranto mi piace, l'accostamento con il giallo. Sono colori molto simili alla maglia dell'86-87 come il colletto particolare, sul bordino della manica c'è una fascetta gialla con il rosso in mezzo. Molto positivo, è un ritorno al color oro, mentre negli ultimi anni si sono avvicinati troppo all'arancione.
Può esserci un richiamo agli anni 50 di Losi?
Buona osservazione: il fatto del colletto allungato, la striscia che scende sul petto possono ricordare sicuramente le vecchie maglie degli anni 50-60.
Lei che appunto farebbe? Una critica?
Quest'anno nessuna critica, ripeto che rimarrà nella storia per l'assenza dello sponsor tecnico. E' una scelta singolare ai tempi di oggi.
Nel suo libro "La maglia che ci unisce", illustra la storia delle divise dell'AS Roma dalla nascita ai giorni nostri, che importanza simbolica ha questa maglia nel panorama storico? Come verrà vista fra qualche anno?
Verrà ricordata sicuramente per l'assenza dello sponsor tecnico, è una cosa incredibile. Sono state rifiutate anche offerte economiche, è una maglia fatta in casa. Hanno creato un prodotto davvero unico. Credo che al mondo non ci sono altri casi simili.
Di sicuro la speranza è che non sia ricordata come l'ultima indossata da Francesco Totti...
A questo non ci voglio pensare, quel giorno dovrà arrivare il più lontano possibile. Le sue parole saranno state provocatorie, spero che non sia stanco di queste ultime annate, molto frustranti per noi e soprattutto per lui che ha fatto la storia, ma ad oggi non ci voglio assolutamente pensare!
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