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Zamparini: “Panucci via perchè voleva fare tutto da solo”

Pioli, Sogliano, Panucci, Mangia. In ordine sparso, gente che va, gente che viene. Il tutto fra esoneri, dimissioni, ripensamenti, pentimenti, rivoluzioni e colpi di testa. Maurizio Zamparini, da vulcanico qual è, rischia di diventare sempre più...

Redazione

Pioli, Sogliano, Panucci, Mangia. In ordine sparso, gente che va, gente che viene. Il tutto fra esoneri, dimissioni, ripensamenti, pentimenti, rivoluzioni e colpi di testa. Maurizio Zamparini, da vulcanico qual è, rischia di diventare sempre più volubile e instabile.

Come un soffio di vento. Prima, però, si limitava ad avvicendare 'solò malcapitati allenatori, da qualche tempo si dedica anche a ds o responsabili dell'area tecnica. Almeno da quando il suo rapporto con Rino Foschi (qualcuno ha provato pure a ipotizzare un suo ritorno) si è interrotto. Oggi è toccato a Christian Panucci il compito di rassegnare le dimissioni, solo 34 giorni dopo il proprio addio a Sky e lo sbarco a Palermo.

Un'esperienza breve ma intensa, quella dell'ex difensore, che si è conclusa nel peggiore dei modi: con una lite. Che Zamparini, alla vigilia della sfida contro il Parma (ospite domani pomeriggio nel Barbera), ha spiegato così: «Panucci per me resta una brava persona, ma deve cambiare il proprio modo di fare, perchè non è più un calciatore. Fare il dirigente è un'altra cosa. Si è arrabbiato per delle mie dichiarazioni sull'arrivo di Perinetti a Palermo, a fianco del quale poteva crescere. Fra i due non ci sarebbe stata incompatibilità di ruoli, mentre lui voleva fare tutto da solo. Ma io mica gli avevo dato carta bianca». Resta il dilemma sui reali motivi che hanno indotto Panucci a fare le valigie in fretta e furia per tornare a Roma. Tenuto conto che lo stesso Zamparini ha rivelato un dettaglio non trascurabile. «Negli ultimi 15 giorni - ha detto - avevamo avuto già tre 'frizionì».

Dunque, i problemi con Panucci risalivano ai giorni scorsi; inutile (e pretestuoso), pertanto, il tentativo di ricondurre, come da comunicato della società rosanero apparso ieri sul sito ufficiale, tutta la vicenda a una «cattiva interpretazione di certa stampa». C'è da giurare che il rapporto fra i due si sarebbe interrotto lo stesso, a prescindere da qualsiasi dichiarazione di Zamparini a qualunque emittente. Le sue parole ieri sono apparse come la classica goccia cha fa traboccare il vaso, magari erano anche attese dallo stesso Panucci, che forse non vedeva l'ora di lasciare il Palermo dopo soli 34 giorni dal proprio arrivo.

«Ho scritto due righe a Panucci - ha aggiunto Zamparini - in cui gli spiegavo che un ds si comporta diversamente, agisce nell'ombra e porta i risultati. Panucci dovrebbe seguire l'esempio dei vari Bigon del Napoli o Sartori del Chievo. Lui ha risposto con le dimissioni». Naturalmente, la sfida interna di domani pomeriggio contro il Parma è passata in secondo piano, così come la conferenza stampa di Lino Mutti. Zamparini si è trovato d'accordo con il 'suò allenatore, affermando che, «prima del derby contro il Catania di sabato, bisogna pensare al Parma e cercare di batterlo». (ANSA)