Il consulente medico dell'Assocalciatori, Piero Volpi, ha parlato della morte di Piermario Morosini e dei controlli in tema medico.
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Volpi (Consulente medico AIC): “Siamo all'avanguardia nel campo dei controlli, forse gli stadi sono inadeguati alle emergenze”
Il consulente medico dell’Assocalciatori, Piero Volpi, ha parlato della morte di Piermario Morosini e dei controlli in tema medico.
L'Italia è al primo posto per assistenza e sicurezza in tutto il mondo, così come confermato dall'ex medico sociale dell'Inter: "Nel nostro paese i controlli ci sono così come l'assistenza medica in campo e la media degli incendenti fatali si è abbassata, è una delle più basse al mondo. Siamo la nazione che fa meglio i controlli, ma si può sempre migliorare. Le leggi ci sono e sono molto selettive sull'idoneità sportiva, l'importante è che questi controlli vengano eseguiti. L'ultimo caso di decesso risale a 35 anni fa, ciò significa che la strada percorsa è quella giusta".
Sull' importanza del defribilatore
"Non bisogna fare confusione, nel calcio c'è la presenza del defibrilaltore, a Pescara ce n'erano due, il problema è mettere ordine all'emergenza, mettere a fuoco come bisogna comportarsi, è l'insieme dell'emergenza che deve funzionare. La finalità di avere un'ambulanza in campo è quella di avere un'unità mobile di soccorso sia per atleti che per i tifosi: nel 98% dei casi quando si sente male un tifoso è sempre un problema cardiaco, mentre in campo non sempre. Non è possibile che ci sia una macchina ad ostacolare i soccorsi, così come successo a Pescara, non si possono ostruire le via di fuga. A volte agiamo in stadi che non sono adeguati per questo tipo di emergenze".
Su Manfredonia e Antognoni
"Ora si parla molto di questa tragedia, ma ci sono tanti episodi, vedi Manfredonia o Antognoni nel passato, che sono andati a buon fine."
Sulla polemica intorno agli eccessivi incontri per i calciatori
"Non c'è relazione, non dobbiamo collegare l'evento di sabato con le dichiarazioni di Di Natale sulle troppe partite, lo sport è esasperato ad alti livelli, bisogna capire se è arrivato a dei limiti che non possono essere superati, ma sono due temi molto distinti".
Sugli orari delle partite
"Più che giocare all'ora di pranzo, è rischioso giocare d'inverno nelle ore serali nei paesi del Nord, ma il tema degli orari e dei calendari bisognerà essere affrontato al meglio in futuro"
(calciomercato.it)
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