«Lui per me è una continua fonte d'ispirazione, e lo sa. Per questo gli dedico la vittoria nell'Europa League». Andrè Villas Boas, tecnico del Porto, è anche lui come Pep Guardiola il nuovo che avanza (e vince) in fatto di allenatori.
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Villas Boas: “Mi ispiro a Guardiola. Gli dedico la Coppa”
«Lui per me è una continua fonte d’ispirazione, e lo sa. Per questo gli dedico la vittoria nell’Europa League». Andrè Villas Boas, tecnico del Porto, è anche lui come Pep Guardiola il nuovo che avanza (e vince) in fatto di...
E all'indomani del successo in Europa League, rende omaggio al tecnico che gli fa da modello, più di quel Mourinho di cui il 33enne tecnico del Porto è considerato il discepolo. Dopo aver lasciato lo staff di 'Moù ed essersi messo in proprio, ma prima di cominciare la sua nuova carriera, Villas Boas trascorse un periodo a Barcellona per osservare gli allenamenti della squadra 'blaugranà, «e lì ho imparato tante cose. Come quella che non servono giocatori che non sappiano essere anche riserve».
Per questo, come Guardiola, ha deciso che doveva costruire un modello di gioco, il 4-3-3, a cui tutti dovevano adeguarsi «ed in cui qualsiasi giocatore può entrare», con una rosa non troppo ampia più i giovani.
«Dedico questa Coppa (l'Europa League n.d.r.) anche a Mourinho - ha aggiunto Villas Boas -, al quale devo molto, e al signor Bobby Robson, che ebbe così tanta pazienza con me». Villas Boas infatti, di famiglia nobile e che abitava nello stesso palazzo dell'allora tecnico del Porto, cominciò a lavorare come osservatore quando aveva solo 17 anni, proprio alle dipendenze dell'ex ct dell'Inghilterra. (ANSA)
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