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Tensione in Lega A presidenti contro Lotito

Tensione in Lega Calcio. Il motivo è quello che si trascina da tempo: il ruolo criptico di Maurizio Beretta e quello di Claudio Lotito che implicato nel processo di Napoli e per le regole vigenti non può rappresentare la società negli uffici di...

Redazione

Tensione in Lega Calcio. Il motivo è quello che si trascina da tempo: il ruolo criptico di Maurizio Beretta e quello di Claudio Lotito che implicato nel processo di Napoli e per le regole vigenti non può rappresentare la società negli uffici di via Roselli.

Ostruzione che raggira presentandosi in Lega in veste di Consigliere federale. Ruolo che gli permette di presenziare alle assemblee delle società di serie A. "Non c'è legalità, non c'è democrazia", urlano in coro Maurizio Zamparini e Massimo Cellino mentre abbandonano per protesta la Lega chiama ad eleggere il vice presidente, un consigliere e a gettare le basi per la governance per le attività future. "Va ristabilita la legalità - prosegue Zamparini - abbiamo un presidente che ha dato le dimissioni tempo fa. Qui si continua a tirare avanti, decidano se vogliono un nuovo presidente piuttosto che continuare questa vacatio".

Il presidente del Palermo è furibondo: "Non ritengo che in questa Lega ci sia legalità, non ritengo ci sia democrazia. Mi dispiace di essere uno dei fondatori della lega di serie A che non funziona, che non esiste. Io e Cellino ce ne siamo andati e riteniamo di non ritornare fino a quando questa Lega non torna a funzionare nella maniera dovuta secondo la legge". Zamparini prima di salire in macchina ha voluto precisare che la loro posizione non riguarda né l'elezione del vicepresidente (in programma per oggi) né le candidature ventilate di Lotito e Preziosi. "A qualcuno va bene che questa lega sia senza forza, è una situazione incredibile, è come se il Paese fosse senza governo e non viene nominato".

FONTE repubblica.it