Nessuna rivoluzione per la prossima Serie A. A una giornata dalla conclusione del campionato, con lo scudetto già assegnato alla Juve e in attesa di sciogliere le ultime incognite per Champions e retrocessione,
news calcio
Serie A, le big confermano i tecnici. Non sarà rivoluzione
Nessuna rivoluzione per la prossima Serie A. A una giornata dalla conclusione del campionato, con lo scudetto già assegnato alla Juve e in attesa di sciogliere le ultime incognite per Champions e retrocessione,
è già iniziato il tam-tam delle panchine per la prossima stagione. Il campionato in corso si chiude con un bilancio di 19 esoneri e qualche sorpresa. Ma per il prossimo le previsioni sembrano nel segno della continuità. Almeno per le grandi squadre. Non è soltanto il neo scudettato Antonio Conte ad avere già la panchina in tasca. Proprio ieri Berlusconi ha ufficialmente confermato Massimiliano Allegri. «Ha un contratto di due anni» ha detto il presidente rossonero, mettendo così fine alle speculazioni che già circolavano su Guardiola e dintorni. Per il tecnico blaugrana molti osservatori prospettano un anno sabbatico. «In Italia non verrà mai», la previsione di Francesco Guidolin. E del resto le indicazioni dei grandi club sembrano confermarlo.
Lo stesso tecnico friulano difficilmente lascerà Udine, una piazza che ama molto ed è anche ricambiato. Dopo un'altra stagione super, pur con le cessioni eccellenti dello scorso anno (Sanchez e Inler su tutti) difficilmente divorzierà da Pozzo. Anche se il futuro sarà senza un altro pezzo da novanta, il capitano e bomber Totò Di Natale, che ha annunciato che dopo l'Europeo lascerà. Anche in casa Napoli non dovrebbero esserci grossi dubbi sulla riconferma di Walter Mazzarri. La piazza lo ama e anche il patron De Laurentiis, dopo le fibrillazioni dello scorso precampionato. Ma non è un mistero che Mazzarri sia il sogno segreto anche della Lazio. Forse solo in caso della conquista della Champions Edy Reja, che quest'anno ha offerto le dimissioni due volte, riuscirebbe a restare. Nei giorni scorsi erano anche circolate voci su Giampiero Gasperini, per quanto il tecnico biancoceleste abbia poi precisato di non averlo mai designato come suo successore. Ma al presidente biancoceleste Claudio Lotito piacciono anche Gianfranco Zola e Vincenzo Montella. Ma l'ex Aeroplanino potrebbe anche tornare in corsa la panchina della Roma se, in caso di addio di Luis Enrique e se non si dovesse concretizzare l'arrivo di Andre Villas Boas.
Il dg Baldini e il ds Sabatini aspettano proprio in queste ore una risposta dal tecnico asturiano. Totti e compagni sperano di convincerlo a restare, e anche il club, che vorrebbe continuare il 'progetto'. Ma Luis Enrique continua a prendere tempo. Discorso chiuso anche per Andrea Stramaccioni all'Inter. Il presidente Massimo Moratti stravede per lui e ha già detto che lo conferma a occhi chiusi anche per il prossimo campionato. Se c'era qualche dubbio il 4-2 del derby lo ha fugato. Tra le provinciali di lusso hanno raccolto ampi consensi Roberto Donadoni a Parma e Stefano Pioli a Bologna (anche lui piace molto a Lotito). Per Montella porte aperta a Catania, ma dipenderà dalle richieste che arriveranno al tecnico, che fa gola a molti. Navigano in acque tranquille Stefano Colantuono, che a Bergamo ha fatto un vero miracolo (anche se il capitolo Calcioscommesse per l'Atalanta non sembra ancora chiuso), e Mimmo Di Carlo al Chievo.
Cinque, invece, le panchine destinate a cambiare. Anzitutto la Fiorentina: dopo il burrascoso addio di Delio Rossi per la ricostruzione avanza il nome forte di Ranieri, ma si parla anche di Spalletti. Mutti difficilmente resterà a Palermo: per il futuro il presidente Zamparini pensa a Sannino, attuale tecnico del Siena, altro club che potrebbe essere coinvolto nel Calcioscommesse, dove il futuro è un'incognita. Come lo è Cagliari e Genoa: poche speranze per Ficcadenti e Marino, ma il primo potrebbe rimanere ancora un anno. Quanto al Lecce, in caso di salvezza dovrebbe restare Cosmi. Ma forse resterà comunque.
(Ansa)
© RIPRODUZIONE RISERVATA